“Prima partita del dopo-Pavanel, allenatore esonerato dopo 27 giornate, con il secondo posto in classifica: pareggio con il Legnago fanalino di coda. Come dire: diamo l’addio, con 10 gare d’anticipo, al possibile primato, che vale la promozione diretta in B. Il Padova esce dall’Euganeo, al termine della prima di tre partite casalinghe di fila, accompagnato dai cori e dai fischi di una contestazione sacrosanta, con i poco più di mille tifosi presenti sugli spalti imbufaliti per la prestazione della squadra e per la scelta della società, che ha cambiato il mister ad un giorno e mezzo dal nuovo impegno di campionato (lunedì mattina, dopo il 2-2 di Trento, aveva diretto la seduta alla Guizza, salvo essere licenziato nel pomeriggio). “Meritiamo di più” e “Ci avete rotto il c…” urlano i ragazzi della “Fattori”, e hanno ragione da vendere, perché hanno sostenuto Germano & C. sino alla fine, vedendosi ripagati con un punto che peggiora una situazione già difficile e complicata, con il nuovo tecnico Massimo Oddo (oggi l’ufficializzazione) chiamato ad un’impresa impossibile o quasi: rosicchiare tutto il vantaggio acquisito dal Sudtirol e superarlo in graduatoria per compiere il salto di categoria senza passare attraverso i playoff”: questo l’incipit dell’analisi di Padova-Legnago apparso sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.
Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Donnarumma 6; Kirwan 5 (Busellato 5.5), Ajeti 5.5 (Pelagatti 6), Monaco 5.5, Gasbarro sv (Curcio 5); Germano 6, Saber 5.5 (Della Latta 5.5), Dezi 5.5; Chiricò 6.5, Ceravolo 5, Bifulco 5.5 (Jelenic 5).