Padova-Lecco, De Paola: “Fra Ganz e Ceravolo mi tengo tutta la vita Simone: magari vincessimo…”

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Queste le dichiarazioni dell’allenatore del Lecco Luciano De Paola raccolte da Lecco Channel News

Mister, avete di fronte una squadra che non può sbagliare:
«Si, ma neanche noi. Andiamo là per fare punti e la partita della vita. Fare un risultato positivo vuol dire proseguire sulla scia di quello che stiamo facendo. Dobbiamo stare a cento, loro qualitativamente sono più forti ma noi abbiamo la corsa che ci aiuta a tenere il ritmo alto e noi dobbiamo farli correre».

Tra Ganz e Ceravolo…
«Mi tengo Ganz tutta la vita. Nei momenti di difficoltà ha dimostrato di essere un grandissimo, soffrendo nei momenti di difficoltà. Quando arrivi devi sempre guadagnarti la pagnotta e lui l’ha fatto. Abbiamo un rapporto stupendo, sia come giocatore-allenatore che come uomini. Lui è molto importante come tutti i vecchi».

Il Padova ha tanta scelta, cosa ti aspetti?
«Che vogliano vincere per rimanere attaccati al Sudtirol. Ma anche io ho 24 giocatori che corrono e sono attaccati alla maglia. Sicuramente si troveranno due squadre in forma, è normale che cercheranno di metterla sul piano di esperienza e personalità. Arrivare con il morale alto alle due partita in casa è sempre importante».

Mancheranno Zambataro e Giudici:
«Eyob manca da tante partite e chi ha giocato non l’ha fatto rimpiangere. Giudici era la ciliegina che mancava per qualità, personalità e giocate. Chi giocherà ci metterà l’anima, le opportunità vanno prese e non si può mollare; di fronte abbiamo l’esempio di Buso, che è passato dal giocare poco al fare 70′ alla grande».

Pensi più a Nepi o Petrovic?
«Penso che partiranno Ganz e Nepi davanti, non voglio cambiare. Petrovic può essere l’alternativa a Buso, domani: devo parlarne con lui, Nicolò ha fatto il centrocampista dividendosi tra le sue fasi. Tomi ha un potenziale che non conosce nemmeno lui, può portarlo a giocare a livelli importanti e ci può aiutare anche in quel ruolo. Oggi deciderò».

Il Padova non perde dal 25 ottobre:
«Sono una corazzata, senza il Sudtirol sarebbero stati la prima candidata. Noi siamo la Cenerentola rispetto a loro, ma noi possiamo mettere in difficoltà tutti con corsa, organizzazione ed equilibrio. La mia squadra oggi ce l’ha».

Su Ganz a segno da 4 partite di fila, vicino a França (5 di fila):
«Sono giocatori importanti, quando gli attaccanti li metti nelle condizioni di fare gol questo avviene. Il modulo l’abbiamo costruito in funzione delle punte, sfruttando le capacità delle punte. Carlos era più esperto, un professionista esemplare e oggi un attaccante così si fa fatica a trovare, Simone è sulla stessa strada pur essendo più giovane. Può essere il nostro primo bomber, ma mi aspetto molto anche da Nepi».

La vittoria dell’andata fece molto male:
«Sono un allenatore che riesce a tenere i giocatori con i piedi per terra. Nonostante i buoni risultati la squadra corre, lotta e soffre. Sono un buon vigile del fuoco, spengo subito il fuoco quando si accende. Magari vincessimo… Ci penseremmo poi».

Su Buso esterno:
«Quando hai un giocatore che entra bene… Ha una gamba incredibile, il gol che ha fatto è qualcosa d’incredibile: se l’avesse fatto un calciatore importante se ne sarebbe parlato per una settimana su tutti i quotidiani nazionali. Lui è stato zitto e ha sofferto, poi ha avuto il suo momento: la legge del calcio è così».

Su Vasic e Morosini:
«Moro non sta bene, ha un problema al polpaccio. Vasic non lo conoscevo, il merito lo dò al nostro diesse Fracchiolla che qua è invecchiato in maniera incredibile ma conosce il calcio come pochi. Dei giovani ne parlavo giusto ieri sera con Matteassi (diesse Pescara, ndr): ieri guardavo Reggiana-Pescara e ho visto poco equilibrio negli abruzzesi».




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