La finale che il Padova ha conquistato mercoledì pomeriggio a Catanzaro rappresenta senza ombra di dubbio una rarità storica per la Società Biancoscudata perchè è solo la seconda raggiunta nella Coppa Italia “minore” nelle 29 precedenti edizioni a cui vi ha partecipato. Specificatamente a questa Coppa, c’è da dire che dalla sua prima edizione del 1972-1973, quando ancora si chiamava Coppa Italia Semiprofessionisti, sono state 5 le precedenti doppie semifinali che il Padova ha disputato: in 3 casi (60%) esse hanno rappresentato il capolinea patavino nella competizione, mentre con quella di Catanzaro salgono a 2 (40%) le circostanze in cui è approdato in finale. Completano il bilancio 12 eliminazioni ai gironi preliminari, 8 ai sedicesimi, 1 agli ottavi (nel 1974), 1 al terzo turno (nel 2009) e 2 ai quarti di finale (2000 e 2018). Le 3 eliminazioni in semifinale avvennero contro il Livorno nel 1986-1987 (0-0, 0-3), contro la Pro Patria nel 2002-2003 (1-0, 0-4 dcr) ed infine contro il Venezia di Filippo Inzaghi nel 2016-2017 (1-1, 1-3). L’unico precedente in finale accadde nell’edizione 1979-1980 e culminò con la vittoria del trofeo da parte del Padova contro la Salernitana (0-1, 4-0) dopo aver eliminato in doppia semifinale il Novara (2-0, 0-1). I Biancoscudati si fregiarono per la stagione successiva della Coccarda Tricolore costituita da 3 cerchi concentrici verde-bianco-rosso ricamati pochi centimetri sopra lo scudo a sinistra del petto. Quella fu l’unica circostanza nei suoi 112 anni di vita del Padova in cui i colori della bandiera italiana hanno presenziato nella maglia biancoscudata.
Ma come si è comportato il Padova nelle finali conquistate in tutte le Coppe a cui ha partecipato? Detto di quella vinta nel 1979-1980 sulla Salernitana, ve ne sono state altre 4. Dunque 6 in totale con quest’ultima nei 112 anni di storia del Biancoscudo che fa una media di una finale giocata ogni 19 anni circa. La prima in ordine temporale fu nella Coppa Rappan (antenata della anch’essa scomparsa Coppa Intertoto) del 1962-1963 nella quale, dopo aver eliminato in semifinale il Pecs Dozsa (4-3, 3-0) ebbe la peggio in finale sullo Slovan Bratislava in casa per 0-1.Poi vi fu quella che senz’altro è da considerarsi la più prestigiosa contro il Milan all’Olimpico nell’edizione 1966-1967 della Coppa Italia “maggiore” che il Padova perse 0-1 grazie al goal di Amarildo al 49′ dopo aver eliminato in una semifinale “secca” l’Internazionale di Milano per 3-2 in un emozionante sequenza di goal: vantaggio patavino con Carminati al 29′, raddoppio di Morelli al 36′, accorcia l’Inter con Suarez al 39′ e pareggia con Mazzola al 43′, rete decisiva ancora di Carminati al 58′. Seguì quella del 1983 nella Coppa Anglo-Italiana dove il Padova, dopo aver superato in una semifinale unica in casa gli inglesi del Chelmsford City per 4-2, perse in trasferta la finale col Cosenza per 0-2. Infine vi è stata quella che, a tutti gli effetti, si può considerare alla stregua di una finale perchè fu decisiva per assegnare il trofeo, giocata a Lecce nel 2018 per la SuperCoppa di Serie C e vinta per 1-0.
Dunque il bilancio ad oggi delle precedenti 5 finali nelle varie Coppe è di 2 vittorie (40%):nella Coppa Italia di Serie C 1979-1980 e nella SuperCoppa di Serie C 2018, e 3 sconfitte (60%): nella Coppa Rappan 1962-1963, nella Coppa Italia “maggiore” 1966-1967 e nella Coppa Anglo-Italiana 1983. Il Padova ora ha la possibilità di equilibrare il bilancio nella finale che con ogni probabiltà dovrà giocare contro il SudTirol degno avversario dell’intera stagione agonistica.
Stefano Fassina
Statistico sul Calcio Padova