Queste le dichiarazioni di Antonio Donnarumma rilasciate oggi in videoconferenza: “Non vediamo l’ora che inizi il campionato. Sono state settimane di allenamento che sono servite, ne abbiamo approfittato di queste due settimane per cercare di recuperare la miglior condizione. La visita di mio fratello? Una mia zia all’ultimo è risultata positiva al covid e non sono sceso a Napoli, ma alla fine Gigio ha deciso di venire a Padova per stare insieme. Mio fratello ha preso il Covid in allenamento, mi ha detto che alcuni sudamericani sono tornati positivi. Sono venuto a Padova con la testa giusta, sapevo quello che mi aspettava e volevo far vedere quello di cui ero capace. Penso di aver fatto bene in B a Gubbio, poi sono finito nel dimenticatoio per quattro anni e adesso mi sono messo a disposizione con tutto me stesso. Padova per me è un punto di arrivo, voglio rimanerci e vincere qui in questa piazza. Voglio conquistare tantissime soddisfazioni in questa piazza. Ogni giorno abbiamo cercato di migliorare quelle piccole cose che poi ritroveremo più avanti. La difesa si sta comportando molto bene, il campionato sappiamo che è lungo e si deve ragionare partita dopo partita. Nella volata al primo posto metto anche la Triestina, nonostante il ritardo ha una rosa fortissima. Bisogna lavorare su quelle cose che alla fine fanno la differenza. C’è stato un periodo che prendevo gol a ogni tiro in porta, sono quei momenti in cui si vorrebbe fare molto di più ma non ci riesci. Ma tutto passa, prima o poi la ruota gira. Mi do un 10 sotto il profilo dell’impegno, poi sul campo a volte si può sbagliare. La mia miglior parata penso sia stata quella con la Juve nel primo tempo, in quel momento era fondamentale vincere e sono contento di aver salvato il risultato. Il gol preso su cui avrei potuto fare di più? Penso il primo gol di Lecco, avrei dovuto pararlo. Siamo veramente un gruppo forte in cui si cerca di aiutarsi sempre. Su determinati aspetti cerco di dare il massimo e di dare i consigli giusti. Sono uno a cui piace caricare spesso il mio compagno di squadra. Quando crei una mentalità vincente, l’altro ti dà sempre il massimo e cerca a sua volta di aiutarti a non prendere gol. Devo cercare sempre di tenere alta la tensione perché in ogni momento può arrivare il gol avversario o un’occasione. Salviato? E’ un grande amico, quando ho firmato con il Padova era felicissimo. E’ come se fosse con me in campo, ad ogni fine partita mi scrive e fa il tifo per me e per noi”.