Riceviamo e pubblichiamo da Alain Luciani
“Torna alla ribalta per il terzo anno consecutivo l’annuncio dell’assessore Bonavina riguardante la gradinata dell’ex stadio Appiani. Abbattimento della stessa che verrebbe sostituita da un terrapieno e ritorna nuovamente in prossimità delle festività: a Natale come a ferragosto questa amministrazione tende a far passare delibere “scomode” contando sulla minore attenzione dei cittadini. Oltretutto Bonavina lancia l’idea del terrapieno ma una tale discutibile “soluzione” non è supportata da alcun atto amministrativo o finanziamento nonostante ci siano i fondi ma, soprattutto, manca un progetto serio, concreto e definito per il futuro al di là di un supposto terrapieno. Ho incontrato le associazioni che gravitano sulla zona e anche Michele Toniato, artefice del recupero dell’altra gradinata. Ci siamo confrontati e le proposte ci sono. Penso ad una riqualificazione dello stadio Appiani riportandolo alla costruzione originale degli anni ’2 0 quando fu costruito. Non un recupero fine a se stesso ma allo scopo di mantenere la continuità storica culturale dell’area che comprende Prato della Valle, il Bastione Santa Croce, Santa Giustina ed il Canale Alicorno. Serve un a visione globale, un unico progetto per il comparto che comprenda oltre all’appiani anche lo stombinamento parziale del Canale Alicorno. Abbattendo solo la tribuna si rischia di creare un ennesimo buco nero in una parte monumentale della città o, ancor peggio, di ampliare il parcheggio di piazza Rabin per metterlo al servizio dei negozi insediati nell’ex Foro Boario. L’Appiani diventi un monumento dove si potrebbe inserire il Museo del Calcio Padova. Assessore Bonavina, non serve solo demolire, serve programmare il futuro, concetto che questa amministrazione spesso declama ma, a quanto pare, solo per alcune opere magari invise ai cittadini”.
Alain Luciani consigliere comunale LEGA