Virtus Verona-Padova, l’analisi e le pagelle del “Corriere del Veneto”

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“Avanti a piccoli passi. Senza la sensazione che, continuando di questo passo, il primo posto sia veramente possibile. Tracce appena percettibili di Padova emergono dal pomeriggio del Gavagnin Nocini, in cui lo 0-0 che matura dopo 100 minuti di battaglia con la Virtus Verona non fa che acuire la sensazione di disagio che circonda questo Padova. Scarso dinamismo, poco mordente, squadra che si sveglia a tratti e che sembra vivere più sulle giocate del singolo, prima che di una vera idea di gioco. Chiaro che, in quadro come questo, nel mirino dei tifosi finisca ancora una volta Massimo Pavanel e, a ruota, assieme a lui anche Sean Sogliano. Perché è evidente che, nel momento in cui dovesse fallire la missione del tecnico biancoscudato, a quel punto verrebbe, forse per la prima volta da quando è a Padova, messa in discussione anche la posizione del direttore sportivo. Ora, per il destino di Pavanel, diventa decisiva la partita di martedì contro il Renate. Se riesce a superare il guado vincendo approda alla finestra di mercato di gennaio, dove potrà richiedere i rinforzi necessari a puntare al primato. Non è facile, però, individuare dove questa squadra possa essere migliorata. Di sicuro sotto il profilo del dinamismo e magari nell’assortimento dell’attacco”: questo l’incipit dell’analisi di Virtus Verona-Padova apparsa sulle colonne del “Corriere del Veneto”.

 

Le pagelle Biancoscudate (Corriere del Veneto): Donnarumma 6.5; Kirwan 5.5 (Curcio 6.5), Pelagatti 5.5, Monaco 6.5, Gasbarro 6; Germano 5.5 (Chiricò 5), Saber 6 (Settembrini 6), Della Latta 5.5; Jelenic 6, Ceravolo 5 (Nicastro 5.5), Cissé 5.5 (Biasci 6).




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