“L’imbattibilità del Sudtirol resiste anche all’Euganeo, però mai come in questa occasione la capolista ha rischiato di cadere. Merito di un Padova che nella seconda metà della ripresa, sospinto dai nuovi entrati, ha messo alle corde gli altoatesini. E per due volte è andato a un passo dal gol. Poluzzi ha sventato con bravura un destro radente di Germano e poco dopo è stato salvato dal palo su una splendida inzuccata di Ceravolo. Alla sfortuna biancoscudata si è poi aggiunta la rabbia per un episodio dubbio a cavallo dell’area (fallo su Germano): poteva essere rigore, ma l’incerto arbitro Feliciani ha fischiato la punizione dal limite. Detto questo, va dato comunque merito al Sudtirol, campione d’inverno con un turno d’anticipo, di avere esibito una grande organizzazione tattica che ha esaltato un collettivo sempre connesso alla partita. Il tutto con una difesa in grande emergenza per la contemporanea assenza dei due centrali titolari (Zaro per squalifica e Curto per una sospetta positività). Di contro, a parte un avvio di gara che sembrava incoraggiante, il Padova si è affidato per lunghi tratti della sfida soprattutto a soluzioni individuali, che però hanno prodotto poco o nulla vista la giornata di scarsa vena dei suoi giocatori più dotati, ovvero Ronaldo e Chiricò. La musica è cambiata quando Pavanel ha messo mano alla panchina e inserito elementi più funzionali al gioco di squadra. Ma non è bastato per scardinare il muro altoatesino”: questo l’incipit dell’analisi di Padova-Südtirol apparsa sulle colonne de “Il Gazzettino”.
Le pagelle Biancoscudate (Gazzettino): Donnarumma 6.5; Germano 7, Pelagatti 6, Monaco 6, Gasbarro 6; Vasic 6 (Kirwan 6.5), Ronaldo 5 (Settembrini sv), Della Latta 5.5; Chiricò 5 (Jelenic 6.5), Ceravolo 6, Cissé 6 (Santini 6).