Per il Milano di Pioli non è un momento fortunato. Subito dopo il pareggio in Champions League contro il Porto, infatti, arriva anche il pareggio in Serie A, un ulteriore fulmine a ciel sereno. A maggior ragione perché arriva nel derby contro l’Inter, un match importantissimo non solo per definire i rapporti di forza in campo e in ottica di classifica, ma che avrebbe permesso ai ragazzi di Pioli di fare quel passo in più verso lo scudetto. Uno scudetto che il Milan di quest’anno sta dimostrando di avere la stoffa e tutte le carte in regola per vincere.
Ma come si sta muovendo questo Milan “a due facce” che in Serie A punta allo scudetto e in Europa non riesce ad imporsi?
Stefano Pioli ha preso la guida dei rossoneri a partire dalla stagione 2019/2020 e sin dall’inizio ha segnato un punto di svolta col passato. Non solo per la sua capacità di prendere una squadra allo sbando e ridargli sicurezza e dignità, ma anche perché dopo anni di posizioni ingloriose in classifica i rossoneri hanno chiuso in seconda posizione il campionato al suo anno di esordio sulla panchina rossonera.
Un secondo posto che ha sicuramente ridato fiducia ai giocatori, ma che ha soprattutto dimostrato come il clima familiare fortemente cercato e voluto dall’allenatore sia la chiave di volta per ritrovare il successo in campo. Pensare che lo stesso Ibra, noto per il suo singolare approccio Zlatan-centrico, si trova ora a suo agio nelle vesti del buon padre di famiglia negli spogliatoi, come motivatore e leader di un gruppo realmente affiatato.
E forse è proprio questo che il Milan ha saputo ritrovare, mentre altre squadre puntavano su grandi mosse di calciomercato: ma ora sono i ragazzi di Pioli in vetta alla classifica, pari punti con il Napoli, con una striscia positiva di sette vittorie consecutive e un pareggio nel derby che, tutto sommato, non è costato troppo caro. Lo scarso risultato degli azzurri, che hanno rimediato un inaspettato e clamoroso pareggio in casa contro il Verona, lascia infatti immutata la classifica. Nulla di fatto, dunque, e palla al centro, ma sicuramente col rimpianto di aver perso la possibilità di compiere quel passo in più verso lo scudetto scavalcando gli azzurri e conquistando la vetta della Serie A.
Perché quest’anno il Milan punta in alto: vuole riportare a casa lo scudetto dopo undici anni e strapparlo proprio all’Inter che l’anno scorso è riuscita a prendere il distacco e vincere. E infatti, dando un’occhiata alle quote vincente Serie A, i rossoneri sono certamente tra i favoriti nella lotta scudetto (quota 2.75) ma le dirette avversarie non scherzano, specie se pensiamo alla squadra allenata da Luciano Spalletti. Il Napoli non solo sta dimostrando tanto in campionato, ma riesce anche a gestire la pressione e mantenere una continuità in Europa League. Una continuità che il Milan in contesto europeo ancora non ha imparato a mantenere: il match contro il Porto doveva non solo confermare il buono stato di salute della squadra, ma anche che il DNA in Europa non è solo storia passata. Così non è stato: e mentre il Napoli vince in Europa League dominando il suo gruppo, il Milan soccombe in un gruppo non proprio generoso in Champions League. Se è vero che trovarsi ad affrontare giganti come Liverpool, Porto e Atletico Madrid non è semplice, è anche vero che una grande squadra sa affrontare tutti i contesti.
Che la strategia sia concentrare tutte le energie in campionato senza distrazioni? Una settimana di stop ora, per riprendere fiato, poi il Milan sarà ospite della Fiorentina all’Artemio Franchi, mentre il Napoli affronterà l’Inter a San Siro: che sia la volta buona per i rossoneri di compiere il sorpasso?