Lazio-Padova, l’analisi de “Il Mattino di Padova”

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“Appena 4 giorni di ritiro e il Padova sembra già in forma campionato. Alla prima uscita stagionale in amichevole contro la Lazio i biancoscudati fanno un figurone, giocano a testa alta contro un avversario di due categorie superiori e alla fine strappano un pareggio per 1-1 che quasi quasi sta loro anche un po’ stretto. Di sicuro il tecnico Massimo Pavanel può essere molto soddisfatto delle prime indicazioni offerte dai suoi e da un lavoro impostato per dare continuità a quanto fatto la scorsa stagione. Il Padova, infatti, è ripartito da un canovaccio molto simile a quello dell’ultimo campionato.Stesso modulo, stessi interpreti (dei nuovi acquisti in campo dal primo minuto c’era solo Kirwan), stessa voglia di provare a imporre il proprio gioco. Di nuovo c’è sicuramente l’entusiasmo e la determinazione che ha trasmesso il tecnico, qualche principio di gioco che ha visto il Padova provare sempre a partire palla al piede dalle retrovie, sfruttando la personalità di Ronaldo, ancora una volta guida fondamentale della squadra e riportato da Pavanel nel ruolo di vertice basso del centrocampo. E a proposito di continuità, il primo gol non poteva che segnarlo lui, il mediano bomber della scorsa stagione. Simone Della Latta aveva timbrato l’ultima rete dell’ultimo campionato nella semifinale di ritorno dei playoff contro l’Avellino”: questo l’incipit dell’analisi di Lazio-Padova apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.




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