Queste le dichiarazioni di Andrea Settembrini nel giorno della sua presentazione da neo giocatore del Padova: “Avevo avuto un infortunio a Cittadella, sono reduce da due buoni stagioni a Chiavari. A settembre ho avuto un altro piccolo intervento al menisco. Scendere di categoria è stato uno stimolo in più per vincere il campionato, un progetto del genere come quello del Padova mi ha convinto di accettare. Lo scorso anno è stato un campionato travagliato, questa è stata una scelta chiara e voglio coltivare ambizioni di risalita assieme al Padova. Era un mercato particolare dopo il Covid, ho accettato un anno proprio perché perché si trattava del Padova. Negli ultimi anni ho sempre fatto la mezzala, ci sarà da battagliare ma io ci sono. Mezzala è il mio ruolo. So di arrivare in un centrocampo fortissimo, un livello come quello del reparto in cui arrivo è da Serie B. Abbiamo tutte le carte in regola per fare un campionato importante. Siamo otto toscani in squadra, ho giocato con Della Latta a Pontedera, conosco Biasci, Santini, Pelagatti e l’unico che non conoscevo era Buglio. Della Latta? Credo che voglia restare, se poi arriva una squadra importante allora è un altro discorso e bisognerà vedere.
A Cittadella lo scotto per la finale persa fu grande, ma anche a Padova si è vissuta una stagione particolare. Con tutti quei punti fatti e la finale persa in quel modo è chiaro che sia una mazzata. In Serie C servono tante componenti per vincere il campionato, a volte si gioca su campi piccoli e ci vogliono corsa e tanta determinazione anche per vincere le partite sporche. Gioco prevalentemente a destra, ma alle volte ho giocato anche a sinistra. Le ammonizioni? Penso di essere migliorato rispetto a Cittadella, adesso mi contengo di più”