Nel corso di Primus Inter Pares, in onda su TV7 Triveneta, Mandorlini ha parlato anche del suo futuro: “Io penso che servirebbe dare continuità, la cosa importante è la sicurezza della società. Dal punto di vista tecnico ci sarà un direttore che decide, abbiamo fatto 4 anni insieme. Abbiamo fatto 100 punti in due anni, oggi ne abbiamo fatti 79. Il direttore è bravo a fare la squadra, io penso di essere bravo ad allenarla. Non dipende da me, Sean lo sa: abbiamo un rapporto abbastanza diretto e ci siamo detti le cose. Sicuramente ho fatto alcuni errori, credo di aver fatto una parte importante e di aver avuto un ruolo importante. Abbiamo avuto occasioni e abbiamo sbagliato. Non siamo stati molto fortunati. Abbiamo avuto problemi sulle prime punte, Cissé era partito benissimo e poi si è infortunato. Nicastro ha fatto tanto, ma poi si è infortunato. Se non hai un gioco non fai 35 punti. Chiricò ci ha dato imprevedibilità e abbiamo acquisito qualità in più nella zona nevralgica del campo. A Trieste, se non avessimo subito quel gol, non avremmo mai perso. I giocatori si mandavano al quel paese? Lo ha dichiarato Rubin, ma l’intelligenza non è ancora nata nella sua testa. A Verona non ha fatto neanche un minuto, non ci credo e non esiste. I cambi? Jelenic aveva i crampi e abbiamo inserito Nicastro. Quando si è fatto male Hallfredsson, volevo mettere un attaccante, ma saremmo rimasti con un centrocampista solo negli ultimi minuti. Gasbarro? E’ chiaro che non lo farei tirare, ma lui mi ha detto che se la sentiva ed è andato sul dischetto. Le cose sono girate bene a loro e meno bene a noi”