Gli ingredienti: un tifoso Doc (tanto da essere tra gli autori di “Biancoscudo”, il libro sui primi 100 anni del Calcio Padova) che passeggia per Londra, dove vive e lavora da anni, e un’auto con lo stemma del Lens. E la storia è servita: sulle colonne de “Il Mattino di Padova” Stefano Volpe racconta quanto fatto lo scorso sabato da Marco Lorenzi, il quale ha “semplicemente” suonato il campanello di casa Oughourlian. Come spiega lo stesso Marco «La macchina era parcheggiata davanti a una splendida casa in stile “regency” e ho semplicemente fatto due più due. Ho suonato al campanello sperando di incontrare il patron, ma ad aprire è stata una delle tre figlie. Mi ha detto che il padre non era in casa ma che potevo lasciar detto a lei. Così le ho riportato questo messaggio: “Tutti noi tifosi abbiamo il cuore spezzato. Abbiamo sofferto per 10 mesi e perso la promozione due volte in una stagione. Ma vorremmo riprovarci, con mister Oughourlian al timone, se vorrà. La gratitudine del popolo biancoscudato è già enorme. Riproviamoci tutti assieme, più forti di prima”. Mi ha detto che avrebbe riferito tutto al padre e spero veramente che l’abbia fatto».