Chi meglio di due grandi campioni, come Fulvio Collovati e Antonio Cabrini, che hanno vinto nella loro carriera pure un titolo mondiale possono dire la propria opinione su una manifestazione estremamente importante come quella che sta per prendere il via a brevissimo?
Sul blog sportivo L’insider ha trovato spazio un interessante approfondimento in cui due vecchie conoscenze del calcio italiano si lasciano andare a considerazioni e pronostici in un clima decisamente colloquiale.
L’intervista rilasciata al blog di Betway, colosso delle scommesse Euro 2020, mette in evidenza come il percorso dell’Italia a questa edizione degli Europei potrebbe riservare notevoli soddisfazioni, ma anche un gran numero di ostacoli, visto che sono diversi i giocatori che sono alle prese per la prima volta con un simile evento.
L’Italia tra le favorite?
È una di quelle domande che si stanno facendo un po’ tutti gli addetti ai lavori nel corso delle ultime ore. Certo, l’entusiasmo in tutto lo Stivale è palpabile, ma saranno in grado gli azzurri di arrivare fino in fondo? Secondo Cabrini la Nazionale guidata in panchina da Roberto Mancini si può tranquillamente collocare nel gruppo delle prime quattro, ovvero quello che potenzialmente potrebbero raggiungere le semifinali.
Infatti, l’ex terzino che ha militato nella Juventus, ha messo in evidenza come gli azzurri abbiano tutte le carte in regola per poter raggiungere un simile traguardo intermedio, in compagnia di Francia, Inghilterra e Germania. Se da un lato, però, ci sarebbe grande soddisfazione per essere arrivati fino a quel punto, dall’altro, in caso di eliminazione in semifinale o, peggio ancora, di sconfitta in finale, la delusione sarebbe tanta.
Secondo Fulvio Collovati, però, nel novero delle favorite che si daranno battaglia fino alla fine per raggiungere questo grande traguardo, è impossibile non inserire anche il Belgio. Si tratta di una Nazionale, come rilevato da Cabrini, che ha davvero le qualità tecniche e fisiche per fare un grande Europeo, con tanti giocatori che militano nel massimo campionato italiano, come ad esempio Lukaku e Mertens, e che quindi sanno perfettamente cosa vogliano dire le grandi sfide e quale deve essere lo spirito corretto con cui affrontarle.
Il merito di Roberto Mancini
Cabrini ha voluto sottolineare quanto sia stato importante il commissario tecnico nel lavoro che è stato svolto fino a questo momento. Ha saputo superare le iniziali difficoltà nel processo di costruzione della squadra, non tanto per l’assenza dei giocatori di qualità, quanto piuttosto per il fatto che, nelle loro squadre di club, erano poco utilizzati.
Un problema a cui Mancini ha saputo ovviare, dando fiducia e facendo crescere giovani di talento, che poi sono sbocciati anche nei rispettivi club e sono diventati protagonisti anche in Serie A. Per Cabrini questo è un problema da non sottovalutare, perché spesso e volentieri da questo aspetto può dipendere il risultato di un lavoro svolto da un commissario tecnico della Nazionale.
E in difesa? Cabrini, da vero esperto in tema, è incalzato dalla domanda di Collovati, che chiede se il reparto difensivo non sia piuttosto fragile, vista l’età avanzata di due totem come Chiellini e Bonucci. Entrambi, per l’ex terzino della Juve, hanno dimostrato di avere esperienza, che nella competizione breve potrebbe essere molto utile, anche se è fondamentale che stiano bene fisicamente. Infatti, quando si gioca in un Europeo, bisogna scendere in campo stando al 100%. I problemi principali, invece, sono in attacco, dove manca un’abbondanza in un ruolo in cui, nel corso degli ultimi anni, si fa un po’ fatica a trovare dei bomber made in Italy.