«Sono rimasto sbigottito: una squadra come il Padova non può prendere tre gol in meno di venti minuti, rischiando di perdere 6-0». Andrea Rabito, che mercoledì era allo stadio Euganeo, ripercorre sulle colonne del “Corriere del Veneto” quanto visto contro il Renate, aggiungendo: «Quando ho letto la formazione iniziale ero molto perplesso: il messaggio che si è dato ai giocatori e anche alla squadra avversaria è che si era già passato il turno. Si è commesso un errore imperdonabile. Le partite bisogna chiuderle, casomai c’era tutto il tempo di intervenire con i cinque cambi. Eppure Mandorlini è un tecnico esperto: sono sorpreso da come ha interpretato la partita. Quello che traspare, onestamente, è presunzione. Ora, però, si deve pensare all’Avellino in una sorta di finale anticipata. Questo è un avversario rognoso, che sa vincere le partite “sporche”, che battaglia in tutte le zone del campo. A questo punto bisogna resettare tutto. La speranza è che il Padova faccia il suo: dopo una sconfitta la partita successiva ha sempre reagito e vinto».