“Il Padova vede l’inferno, arriva a un passo dal tracollo e solo grazie a un gol un po’ fortunoso di Ronaldo evita una imbarazzante figuraccia e conquista la semifinale. Anzi, la figuraccia resta perchè un secondo tempo così orribile di fronte a un Renate assai sbarazzino non ammette giustificazioni di sorta: imbarazzanti i giocatori nell’affrontare le difficoltà, inadeguato Mandorlini nelle scelte e nelle strategie di gara, impreparato il diesse Sogliano nel tenere le redini di una squadra (allenatore compreso) che evidentemente ha approcciato alla partita con idee confuse e totale supponenza. Un misto di superficialità, pochezza d’animo e instabilità psicologica che ha rischiato di mandare all’aria l’intera stagione e i sacrifici di una proprietà che non ha lesinato energie e investimenti per puntare in alto. Tanto per essere chiari, se domenica il Padova andrà a sfidare l’Avellino lo deve quasi unicamente agli incredibili errori di Nocciolini che prima sul 3-0 e poi sul 3-1 ha fallito due gol che sembravano fatti. Passato lo spavento e messa a fuoco una severissima autocritica, la truppa biancoscudata ha ora il dovere di fare tesoro della lezione e ritrovare quella logica di squadra vista nel 3-1 dell’andata. Altrimenti con l’Avellino sarà la fine della corsa”: questo l’incipit dell’analisi di Padova-Renate apparsa sulle colonne de “Il Gazzettino”.
Padova-Renate, le pagelle Biancoscudate (Gazzettino): Dini 4.5; Pelagatti 5, Andelkovic 4.5 (Jelenic 5.5), Kresic 5, Gasbarro sv (Germano 5.5); M. Mandorlini 5 (Saber 5.5), Ronaldo 6, Della Latta 5; Chiricò 6, Paponi 5 (Curcio 5.5), Bifulco 5 (Biasci 5.5).