“Era la partita più temuta delle ultime tre. E il Padova l’ha sbagliata completamente, rischiando di compromettere la sua corsa verso la promozione dal momento che non ha più il destino nelle sue mani. I biancoscudati (che prima del ko di Trieste avevano cinque lunghezze di vantaggio sul Sudtirol e sei sul Perugia) sono stati infatti raggiunti in vetta dagli umbri che però hanno il vantaggio degli scontri diretti. E stasera gli altoatesini se dovessero vincere a Trieste scavalcherebbero entrambe le dirette rivali. Un colpo durissimo alle ambizioni della truppa di Mandorlini, che ha come unica piccola attenuante un arbitraggio insufficiente. Nulla però ha funzionato sul piano del gioco (ad eccezione di qualche sprazzo di Chiricò e dell’agonismo di Saber) di fronte a un Modena ben organizzato a livello tattico: difesa disattenta negli episodi chiave, centrocampo senza un briciolo di idee e attacco impalpabile. Individuare di chi sia la colpa di questo tracollo, nella testa e nelle gambe, serve a poco in questo momento: adesso conta solo ricompattarsi e andare a vincere le prossime due sfide con il Carpi (in trasferta) e la Sambenedettese (all’Euganeo). Poi si tireranno le somme. E ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità”: questo l’incipit dell’analisi di Modena-Padova apparsa sulle colonne de “Il Gazzettino”.
Le pagelle Biancoscudate (Gazzettino): Dini 6; Germano 5.5, Pelagatti 5 (Santini S.V.), Rossettini 5, Curcio 5; Saber 6 (Hallfredsson 5.5), M. Mandorlini 5, Della Latta 5 (Kresic 6); Chiricò 6, Nicastro 5 (Biasci 5.5), Firenze 5 (Bifulco 5.5).