Triestina, la rabbia della società: “Tiro al bersaglio inaccettabile, perché non si parla del gol regolare annullato a Capela?”

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Riceviamo e pubblichiamo

Trieste, lunedì 5 aprile 2021 – Il fischio finale della partita di sabato sera al “Rocco” contro il Calcio Padova, ha dato il via a una sorta di tiro al bersaglio che l’U.S. Triestina Calcio 1918 non accetta e non può tollerare. Senza voler ricordare e menzionare i tanti (davvero tanti) episodi platealmente contrari nel corso dell’attuale stagione agonistica, il clamoroso polverone alzatosi dalla tarda serata di sabato ha messo totalmente in secondo piano l’evidenza di aver concesso all’attuale capolista un tiro e mezzo in porta nell’arco di 180′. Un attacco diretto e reiterato nel quale non viene minimamente fatta menzione di una rete probabilmente regolare annullata ad Anibal Capela sullo 0-0 (Saber trattiene Calvano provocando la caduta di entrambi i calciatori prima del colpo di testa vincente del difensore). Restiamo alquanto sorpresi di tanta risonanza, pensando anche “solo” a quanto rapidamente ci si è dimenticati – non certo noi – di come è stata negata la promozione in Serie B nella finale playoff 2018-2019 quando, di fronte ad oltre 20mila spettatori e in diretta nazionale, due evidentissimi falli di mano e due ulteriori interventi da rigore nei minuti finali negarono alla Triestina la chiara e legittima opportunità di superare i diretti avversari entro i 90′ regolamentari, centrando quindi il passaggio in cadetteria. Tutto questo – qualora già non bastasse – in aggiunta all’espulsione del nostro Capitano sul punteggio di 1-1 e con risultato di parità comunque ottenuto al 90′, punteggio che sommato al 2-2 dell’andata avrebbe con le regole della precedente stagione comunque promosso la Triestina. Tornando invece alla gara con il Calcio Padova, più di qualcuno ha probabilmente dimenticato – non certo noi – quello che successe nella partita di andata al 62′, un episodio probabilmente mai visto prima su un campo di calcio. Un calcio di rigore assegnato – e confermato come tale dal direttore di gara a fine match – e convertito in punizione al contrario un minuto e mezzo più tardi su segnalazione del guardalinee, per un fuorigioco che le immagini evidenziarono non esserci, con un nostro calciatore pronto a calciare il pallone già da tempo sistemato sul dischetto. Il risultato del campo fu comunque accettato dalla nostra Società, senza portare avanti per giorni – pur avendone le ragioni – una polemica. Perché di questo – senza come già specificato sopra ricordare tutti gli evidenti episodi contrari nel corso della stagione – non si è parlato per giorni con frequenza da trend topic? Perché la stessa cosa non è avvenuta in occasione dei molteplici plateali episodi vissuti in quella finale del giugno 2019?




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