Un sabato peggiore di quello vissuto dal Padova era difficile immaginarlo. Prima i risultati della concorrenza che non molla di un centimetro e le vittorie di Südtirol e Perugia contro le due veronesi, poi l’infortunio di Ronaldo nel riscaldamento di Triestina – Padova, quindi la sconfitta del Rocco con un gol che le immagini hanno dimostrato essere stato segnato di mano da Guido Gomez. Un errore grave, quello commesso dall’arbitro Mario Cascone: ha indirizzato una partita mal giocata dalla squadra di Andrea Mandorlini che, senza il suo capitano, ha palesato limiti già evidenziati nel recente passato in partite come quella di ieri e che ha tirato una sola volta in porta in novanta minuti. Fra andata e ritorno, la Triestina ha fatto meglio. Nessuno, però, sa come sarebbe finito il match con l’annullamento di quel gol: con il Var di certo non ci sarebbero stati dubbi sulla decisione da prendere con tanto di ammonizione del centravanti alabardato. E la partita sarebbe cambiata. Non è il primo errore arbitrale lungo il percorso e non sarà nemmeno l’ultimo e c’è da augurarsi che non risulti decisivo in una corsa al primo posto tanto incerta come quella che sta andando in scena nel girone B. Sottolineato doverosamente l’errore, che rimane centrale all’interno degli equilibri del derby, va evidenziata anche la prestazione negativa offerta dal Padova, come ammesso nel dopo gara dallo stesso Andrea Mandorlini. Quindi, se la società ha tutti i mezzi e le strade per farsi sentire nelle dovute sedi, la cosa giusta da fare è quella di rimboccarsi le mani e non sbagliare le mosse per le prossime quattro partite. Nonostante tutto, il Padova ha ancora in mano il proprio destino e quello che va evitato assolutamente è di cedere ai nervi e disunirsi proprio sul rettilineo finale. Sono tante le cinque giornate di squalifica comminate a Mandorlini? Sì. Di solito simili provvedimenti sono riservati a chi colpisce un avversario, a chi minaccia e passa alle vie di fatto, a chi si rende autore di scontri fisici. E’ stata vissuta un’ingiustizia a Trieste? Sì. C’è però tutto il resto, ossia un campionato condotto spesso al comando della classifica, un rendimento che ha portato ad avere miglior attacco e miglior difesa, a vincere due partite per 6-0, una per 5-0 e una per 4-0, a battere anche le due rivali, come accaduto all’andata col Südtirol e al ritorno col Perugia e la possibilità di concludere questo percorso prima delle due temibili concorrenti. Ci sono quattro partite da giocare con Gubbio, Modena, Carpi e Sambenedettese. Col Gubbio probabilmente ci sarà da inventarsi il centrocampo (Hallfredsson e Della Latta sono squalificati, Ronaldo difficilmente recupererà) ma con tre vittorie e un pareggio la Serie B sarebbe realtà (a meno di nuovi colpi di scena a San Benedetto) e su questo bisogna concentrarsi. Il Padova 2020-2021 può fare dieci punti nelle ultime quattro partite? Sì. Può farli. Si concentri su questo, le forze e le qualità per arrivare primo ci sono tutte.