Queste le dichiarazioni di Simone Della Latta dopo la vittoria col Perugia e in vista della trasferta di Macerata contro il Matelica: “Da piccolo quando si giocava a sette venivo impiegato più avanti, poi vedendo la mia struttura mi hanno sempre messo a centrocampo. A volte a Pontedera ho fatto il trequartista. In difesa mi sento un pochino sprecato, se devo dire la verità. L’anno scorso a Piacenza ho fatto il difensore, nei due anni precedenti invece il centrocampista. Non mi aspettavo di fare tutti questi gol, ma soprattutto di fare assist e di procurarmi rigori. Adesso sono a quota otto e quattro assist. Credo che una grossa mano l’abbiano data gli innesti di gennaio, soprattutto sotto il profilo della personalità, oggi dico che siamo cresciuti e abbiamo imparato dalle sconfitte. Abbiamo capito che per essere in testa dovevamo dare tutti qualcosa di più. Adesso siamo cresciuti e mi è piaciuto lo spirito che abbiamo messo a Verona, cercando la vittoria fino al 96′. Adesso le squadre che ci affronteranno daranno qualcosa in più. Ad esempio Cesena e Virtus Verona hanno dato tantissimo mentalmente e le partite successive l’hanno pagata. Non dobbiamo farci scappare questo traguardo anche se mancano ancora tante partite. Sono genero di Pierluigi Collina, lui ci segue e per esempio mi ha consigliato di evitare situazioni come quella di Verona, dove mi sono frapposto fra l’arbitro e i giocatori della Virtus Verona che protestavano. Il portiere della Virtus mi ha spinto e io mi sono divincolato, ma se mi avesse visto mi avrebbe ammonito e avrei saltato la partita col Perugia. A livello di prestazioni una continuità di prestazioni tale non mi era mai capitato. Andare in Serie B potrebbe far svoltare la carriera di tanti giocatori, per questo sappiamo tutti l’importanza di raggiungere l’obiettivo. Mandorlini mi vede a centrocampo e non credo mi sposterà: da mezzala ho forza e inserimento, mentre in attacco sarei più fermo. Abbiamo festeggiato la vittoria col Perugia a casa di Vannucchi e abbiamo fatto un brindisi. Si è creata un’armonia importante all’interno del gruppo che di solito è un bel segnale. Chiricò, Biasci, Rossettini e Cissé hanno alzato il livello della competizione e della squadra nel suo complesso. I rinforzi di gennaio sono stati importanti anche a livello caratteriale. Non trascuro Südtirol e Modena nella corsa al primo posto, il campionato è ancora apertissimo, credo che in quattro possano giocarsi il campionato”