Queste le dichiarazioni di Andrea Mandorlini alla vigilia di Padova – Perugia: “Tutti vogliono esserci e tutti vogliono giocare. Ho chiesto scusa a due grandi amici, Padre Luigi (che ha battezzato i miei figli) e Padre Giovanni, per quello che ho detto e ho fatto. Cercano di indirizzarmi sulla retta via, ma ogni tanto vado fuori strada. Diranno una preghiera in più e io cercherò di controllare qualche parola che è andata oltre. Mi dispiace molto per loro, mi hanno tirato le orecchie. Sono andato un po’ oltre, io ho sbagliato, ma di sicuro anche loro non si sono comportati bene. Quattro giornate? Mi è sembrata una punizione esagerata, sapevo che non ci sarei stato col Perugia, ma non pensavo di aver detto o fatto qualcosa di così grave. Spero di essere più fortunato nel ricorso. Abbiamo battuto la Virtus Verona con un episodio che più nitido non si può, qualcuno ha detto cose assurde. Longo, Beppe e i miei collaboratori andranno in panchina. Sarà una partita ricca di pathos. Non recuperiamo soltanto Biancon e Bifulco, gli altri sono a disposizione. Il Perugia se vince entrambi i recuperi è primo, è ed è sempre stata la favorita per vincere questo campionato. La squadra da battere è il Perugia, grande rispetto per loro. Stanno facendo il campionato che dovevano fare, noi come il Modena e il Sudtirol ce la volevamo giocare. All’andata abbiamo fatto errori grossi, da quel momento siamo cresciuti noi e sono cresciuti anche loro. Cerchiamo di fare bene senza pensare all’andata. Non sarà decisiva, con trenta punti a disposizione c’è ancora tanto che può succedere. A 10 giornate dalla fine una partita come quella di domani tutti la vorrebbero giocare”