«Ho perso più che un fratello, una persona che conoscevo da 44 anni, umile e disponibile che stava volentieri in mezzo alla gente, cosa non scontata vista la sua immensa fama, e per questo amatissima». Sulle colonne de “Il Gazzettino” Franco Cerilli ricorda con emozione Paolo Rossi, con cui ha giocato per due anni nel Real Vicenza, e aggiunge: «Su cento foto che lo ritraggono, 99 lo vedono sorridente. Era spensierato e felice e anche nei momenti difficili manteneva questo spirito. Giocare con lui era facile, un rapinatore d’area con grande intelligenza tattica e la capacità di scegliere i tempi giusti; bastava un piede discreto per imbeccarlo, ma era forte anche nel dribbling e nella corsa, un incubo per chi lo doveva marcare». Al suo ricordo si affiunge quello del padovano Roberto Filippi, anche lui compagno di Paolo Rossi al Real Vicenza: «Ho perso un amico. Aveva tutti i crismi per salire su un piedistallo e invece è stato un uomo semplice e disponibile, sempre con la parola giusta da dire, tanto che non c’è mai stata alcuna invidia nei suoi confronti in spogliatoio».