“Quando si cade, è importante rialzarsi subito. Il Padova l’ha capito a sue spese dopo il capitombolo (fragoroso) di Perugia, rifilando tre reti alla “matricola” Matelica nella gara successiva, e si è ripetuto ieri con la Vis Pesaro, dopo essere stato affondato dalla FeralpiSalò. Morale: la “corazzata” biancoscudata è tornata a navigare davanti a tutti, affiancata dal Sudtirol, e si è ripresa, con gli interessi, ciò che aveva lasciato, meglio regalato, agli umbri e ai gardesani. Ma – ecco il difetto riaffiorato alla distanza – quando aveva il risultato saldamente in mano (3 a 0 nei primi 45′ e 4 a 1 a metà ripresa) si è fatta trafiggere inopinatamente da un avversario che sembrava al tappeto e che invece è… resuscitato, complici le distrazioni di una difesa che non si conferma più solida come nelle prime giornate e che ha incassato altri tre palloni, dopo quelli presi in Umbria e in riva al Garda. […] Tutta la squadra ha dato la sensazione di aver interpretato al meglio nella prima parte ciò che le era stato chiesto, aggredendo i rossoblù marchigiani con pressing insistito a partire dagli attaccanti, cattiveria agonistica e ritmo. Poi, le amnesie già ricordate e alcuni errori di assetto hanno favorito il rientro in gara degli ospiti, sino al sigillo definitivo di Curcio, allo scadere, che ha scacciato i fantasmi”. Questo un estratto dell’analisi di Padova-Vis Pesaro apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.
Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Vannucchi 7; Germano 6.5, Pelagatti 6, Andelkovic 6, Curcio 6.5; Saber 6.5 (38′ st Paponi sv), Ronaldo 7.5 (Buglio 6), Della Latta 6,5; Jelenic 6.5 (Valentini 6), Nicastro 7.5, Bifulco 7 (Vasic 6).