Queste le dichiarazioni rilasciate da Matteo Mandorlini prima dell’allenamento odierno: «Essere allenato da papà è talmente bello quanto strano, perché devi gestire molte cose ma mi reputo fortunato perché è un’esperienza che pochi possono vivere. Io a livello professionale lo vedo solo come allenatore e lui mi vede solo come giocatore, poi magari ci sta che ci “scontriamo” perché magari lui giustamente vuole qualcosa di più da me e io me la prendo visto che comunque abbiamo un carattere simile… Questo per il Padova deve essere l’anno giusto! La squadra ha capito che ha un potenziale importante e che ha ancora margini di miglioramento. Un confronto tra me e lui al termine delle partite? Capita e ci sta, anche perché magari abbiamo due diversi modi di vedere la partita. Il suo modo di allenare? Credo sia maturato negli anni sotto certi aspetti, gli invidio il carisma e la lettura delle partite ma anche degli allenamenti e dei giocatori. Quando lo sento parlare mi viene voglia di dare di più e di seguirlo in quello che fa. Secondo me nella sua carriera da allenatore avrebbe potuto fare molto di più. Fare anch’io l’allenatore in futuro? Non ci sto ancora pensando. Le 100 presenze con il Padova? Un traguardo che ho voluto fortemente, anche perché le ho raggiunte in una piazza che mi ha sempre dato tanto. La FeralpiSalò? Un’ottima squadra costruita bene, ogni partita è difficile e fa storia a sé»