Arezzo-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“La pratica Arezzo, temuta alla vigilia per il cambio di allenatore (da Potenza a Camplone) sulla panchina toscana, viene sbrigata in meno di un quarto d’ora da un Padova concentrato come si deve, determinato quanto basta per sfruttare gli errori di un avversario rivelatosi davvero modesto – 3 gol realizzati, ben 16 subìti in 6 giornate – ma soprattutto capace di andare cinque volte a segno con una “cattiveria” che fa ben sperare per le prossime sfide, prima fra tutte quella con la capolista Sud Tirol di domenica 25 all’Euganeo. Terza vittoria in campionato, una “manita” che riempie di soddisfazione Ronaldo e compagni, con 10 degli 11 punti attuali conquistati dal 7 ottobre in poi (successo sul Mantova), e sorriso pieno che si stampa sul volto di Andrea Mandorlini, a cancellare il disappunto per il pareggio impostogli dal Legnago. Praticamente non c’è stata partita, essendo apparso troppo forte l’undici biancoscudato per una squadra in piena crisi (5 ko e un solo pareggio), a cui non è arrivata l’auspicata scossa che di solito provoca l’avvicendamento del mister. Camplone, per quanta esperienza abbia, non si ritrova la bacchetta magica fra le mani e dovrà lavorare sodo per cercare di salvare gli amaranto, ai quali non basta neppure la verve di un eterno Cutolo”: questo l’incipit dell’analisi di Arezzo-Padova fatta sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.

 

Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Vannucchi 6; Germano 7, Andelkovic 7, Gasbarro 6.5, Curcio 7.5; M. Mandorlini 7, Ronaldo 7.5 (Biancon sv), Della Latta 7.5 (Saber 6); Buglio 7 (Jelenic 6), Nicastro 8 (Soleri 6), Santini 6.5 (Bifulco 6).




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