Il Padova sta diventando squadra. O forse – ma non diciamolo troppo forte – lo è già diventata, se è vero che a Fermo è arrivato il secondo squillo di vittoria consecutivo, il primo in trasferta. La classifica, per quello che può contare, dopo 4 giornate di campionato si è fatta interessante, i biancoscudati sono staccati di due lunghezze dalla coppia di vertice Modena-FeralpiSalò e guardano al futuro decisamente con più fiducia e ottimismo. Nel giro di una settimana, dall’1-1 non esaltante di Fano al blitz di ieri (a conferma di una tradizione positiva nei confronti diretti con i marchigiani, visto che su 9 incroci i gialloblù hanno fatto l’en plein una sola volta, perdendone quattro e pareggiandone altrettante), Mandorlini sembra aver trovato la quadra al suo gruppo, che ha dimostrato di aver fatto tesoro degli errori commessi contro l’Imolese all’esordio e nella stessa gara con gli uomini di Alessandrini, alla seconda. Piace il modo in cui tutti si aiutano, si stringono compatti quando c’è da difendere e si lanciano in avanti quando bisogna attaccare, ma soprattutto si nota un atteggiamento diverso nei confronti degli avversari, come se, da “grande” qual è, il Padova volesse far capire subito che il passo, la qualità e l’atteggiamento esibiti sono superiori”: questo l’incipit dell’analisi di Fermana-Padova fatta su “Il Mattino di Padova”.
Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Vannucchi 7; Germano 6.5 (Fazzi 6), Pelagatti 6.5, Gasbarro 6.5, Curcio 7; Saber 7 (M. Mandorlini sv), Hallfredsson 6.5, Della Latta 7; Jelenic 6.5 (Ronaldo 6), Jefferson 5 (Soleri 6), Bifulco 7 (Santini sv).