Queste le dichiarazioni di Enej Jelenic, tornato a Padova dopo sei anni, rilasciate oggi in conferenza stampa in videochiamata: “Ho fatto un po’ il giro d’Italia e adesso sono tornato a Padova nel pieno della maturazione tecnica e agonistica. Arrivai a Padova a 19 anni, quando ero molto giovane. Nel primo anno a Padova ho giocato veramente poco, appena una partita, nel secondo anno la situazione è migliorato, poi al terzo ho giocato di più ma fu una stagione disgraziata. Nell’ultima stagione ho segnato al Padova, non ho esultato perché sono molto grato a questa città. Ero molto emozionato quando accadde. Quando si è prospettata la possibilità di tornare, non ci ho pensato tanto. Ho accolto questa sfida perché è una piazza storica e voglio crescere insieme a questo club. Ho giocato a destra o a sinistra indifferentemente, cercherò di mettermi a disposizione e l’allenatore vedrà dov’è meglio schierarmi. L’anno scorso ho fatto per quasi tutta la stagione trequartista perché Riolfo non giocava con gli esterni alti, ma con il rifinitore e mi sono trovato abbastanza bene. Anche a Livorno giocai in quel ruolo. La scorsa estate mi operai al ginocchio e rimasi fuori due mesi. Poi sul mercato non emersero possibilità e sono rimasto a Carpi andando in scadenza. Non dobbiamo pensare di avere già vinto, ma giocarci partita dopo partita un grande traguardo. Quando giocavo contro le squadre di Mandorlini a Verona era molto difficile, lavora molto sulla tattica e sull’intensità ed era molto preparato. Finora mi sono allenato a parte per la questione tamponi. Senza tifosi è quasi giocare un’amichevole, anche per noi non è facile. Bisogna trovarsi stimoli dentro di sé. Ci sono stati tanti contatti, ci ho pensato e il Padova è stata una possibilità che ho voluto prendere al volo, senza pensarci troppo”