«Sono molto dispiaciuto. Era una persona sempre molto leale, corretta e lucida dato che sapeva quello che voleva ottenere. Quando veniva al campo a trovare la squadra era più una figura di famiglia e un amico che un presidente e ha sempre avuto una parola di conforto per tutti dato che era il suo modo di fare»: questo il ricordo di Giuseppe Bergamin affidato alle colonne de “Il Gazzettino” da Carmine Parlato.