“La corsa alla Serie B si ferma nel glorioso stadio Moccagatta di Alessandria, dove è sbocciato il talento di Gianni Rivera e dove ha giocato anche Pelè. Il Padova è fuori dai playoff di Lega Pro, sconfitto nettamente dalla giovane Juventus (unica delle “grandi” società ad avere due squadre nei campionati professionistici), che è riuscita a rifilargli due gol nonostante l’inferiorità numerica accusata per tutta la ripresa. Niente da dire, passa ai quarti chi ha meritato di più, perché i bianconeri, nonostante l’handicap di giocare in 10 contro 11, hanno scavato il fossato decisivo grazie a corsa, determinazione, condizione fisica migliore e capacità di sfruttare al meglio gli errori degli ospiti. Male Ronaldo & C., che hanno pagato dazio alla terza partita in dieci giorni, sia sul piano fisico che della stessa manovra. Una prestazione inferiore alle attese (e alle speranze), che ha palesato i limiti, inaspettati, della rosa a disposizione di Andrea Mandorlini: uno su tutti, la mancanza di un bomber vero, capace di sfruttare i (per la verità pochi) palloni vaganti dentro l’area. Male il centrocampo, dove l’unico a lottare è stato Ronaldo, da capitano vero. E così solo il Carpi, del girone B, avanza, e da lunedì affronterà i quarti di finale”: questo l’incipit dell’analisi di Juventus Under 23-Padova fatta da “Il Mattino di Padova”. Che conclude così: “Adesso, smaltita la delusione, bisogna pensare a programmare per la prossima stagione, con Mandorlini che (finalmente) potrebbe guidare una squadra tutta sua dall’inizio”.
Le pagelle de “Il Mattino di Padova”: Minelli 5; Fazzi 5.5, Andelkovic 6, Kresic 6, Baraye 6 (10′ st Frascatore 5.5); M. Mandorlini 5.5 (10′ st Buglio 5.5), Hallfredsson 6 (17′ st Pesenti 5), Ronaldo 6; Nicastro 5.5 (39′ pt Santini 5), Soleri 5.5 (17′ st Litteri 5), Gabionetta 5.