Ha esordito in Biancoscudato contro la Sambenedettese, entrando in campo quasi a sorpresa. E nel contempo sorprendendo, tanto da sfiorare il gol nel finale con una bordata da fuori area. Stiamo parlando di Gabriel Nunes, 25enne centrocampista brasiliano la cui storia merita davvero un articolo a parte: a farglielo è “Il Mattino di Padova”, che ripercorre le varie tappe del suo ultimo anno e mezzo costellato soprattutto di vicissitudini. In breve: a inizio 2019 gioca nel Boavista, serie A portoghese, ed è in procinto di passare allo Sporting Lisbona quando si rompe il ginocchio. Decide di ripartire da Lecco, ma quando sta per firmare si fa male nuovamente, questa volta alla caviglia. Guarisce, a dicembre inizia ad allenarsi con il Padova, resta in prova tre mesi, firma a fine febbraio ma l’emergenza Coronavirus rovina tutto. La riscossa arriva però quando meno te l’aspetti, ovvero in questi “strani” playoff. E sul quotidiano locale Antonio Giorgianni, suo procuratore ma soprattutto suo amico, ne tesse le lodi: «Vederlo esordire, dopo tutto quello che ha passato, è stata una soddisfazione enorme. È il giusto premio alla sua positività, alla sua bontà, alla sua grande umiltà. Io confido ciecamente nelle sue qualità e credo possa arrivare in alto. Sogliano è stato bravissimo a cogliere questa scommessa, in pochi l’avrebbero fatto. E gran parte del merito va anche a Mandrolini che gli ha cucito addosso il ruolo di mediano davanti alla difesa. Lui nasce trequartista, ha tecnica, ma con il suo fisico nel calcio italiano è perfetto da centrale di centrocampo».