Una squadra vincente si costruisce con tanti tasselli, tutti complementari ad un progetto importante. E non ultimo, in serie D, quello dei giovani: tra questi, l’estate scorsa è sbarcato a Campodarsego Marco Amadio, uno dei giovani risultati fondamentali alla causa biancorossa. Con 26 presenze e 2 reti in campionato, uno dei più presenti della rosa di mister Andreucci: grandi speranze che sono state ampiamente ripagate.
“Sono arrivato col direttore e mister Andreucci che sin dall’inizio mi hanno dimostrato grandissima fiducia”, racconta Amadio. “L’anno scorso a Como non avevo giocato tanto, e non mi aspettavo tutta questa fiducia nei miei confronti, invece devo dire che è stato un anno per me molto importante: ho imparato molto, credo di aver fatto una buona stagione, e ne sono davvero contento”.
In che cosa pensa di essere maggiormente cresciuto quest’anno? “Caratterialmente sono cresciuto tanto, anche in quanto a personalità in campo: negli anni passati ho fatto un po’ di fatica, invece quest’anno ho acquisito molta più fiducia, grazie ad un gruppo che mi ha trascinato a dare sempre più di ciò che potevo dare”.
Com’è il suo ricordo di questa stagione? “All’inizio avevo dei buoni propositi, non mi aspettavo però di trovare un gruppo così forte e unito. Siamo stati davvero una gran bella squadra, che ha meritato tutto ciò che ha ottenuto: sono orgoglioso di farne parte”.
L’avrebbe detto all’inizio dell’anno? “A inizio stagione avevo notato che come squadra avremmo potuto toglierci delle belle soddisfazioni, si vedeva ce avevamo qualcosa di importante. Il direttore ha costruito una bella squadra, ero entusiasta sin da subito ma non avrei pensato che dopo quei primi pareggi saremmo arrivati a questo punto: siamo stati uniti, abbiamo giocato un gran bel calcio e anzi, direi che siamo stati gli unici in questo torneo a giocare veramente a calcio. Sono fiero di tutti i miei compagni e di ciò che è stato fatto”.
Com’erano le sensazioni a inizio campionato? “Il clima era abbastanza teso, avevamo delle grosse aspettative su noi stessi e sapevamo di essere una bella squadra, ma quei pareggi iniziali un po’ di apprensione l’avevano generata. Con le prime vittorie abbiamo acquisito sicurezza, e a testa bassa siamo andati avanti ottenendo i meritati risultati”.
Quale partita si porterà in particolare nei ricordi di quest’anno? “Certamente quella contro il Delta, fuori casa. Una bella partita, e per me che non segno tanti gol, quella rete segnata e che ha permesso alla squadra di vincere è stata importantissima. Di quel match ho davvero dei bellissimi ricordi, lo porterò con me”.