Si avvicina Padova-Sambenedettese e si alza la tensione. Umberto Germano è intervenuto oggi pomeriggio prima dell’allenamento allo stadio Appiani: “C’è grande voglia di giocarsi questa possibilità. Abbiamo fatto oltre due mesi chiusi in casa e c’è voglia di ricominciare col calcio. La prima settimana è stata una sorta di introduzione graduale, poi le due settimane seguenti abbiamo cominciato a caricare. Adesso inizio a sentire il clima che si scalda man mano che ci avviciniamo alla partita. Non faremo progetti pensando a tutte le partite dei playoff, ma si ragiona partita dopo partita. Sono partite secche, se non si vince si va fuori. Siamo carichi e vogliamo fare bene. Nella regular season avevamo risolto la partita nel finale, la Samb in campionato mi era piaciuta e a prescindere da questo se una squadra arriva ai playoff sicuramente merita di esserci. Con la Pro Vercelli l’anno scorso avevo fatto i playoff, avevamo battuto l’Alessandria e siamo usciti con la Carrarese al secondo turno. Sono playoff lunghi se si andrà avanti, sono partite secche in cui bisogna avere un organico che può dare alternative anche a partita in corso con i cinque cambi. Non abbiamo ancora parlato della partita con la Samb, ci stiamo allenando bene e cerchiamo di raggiungere la miglior condizione. Credo che la prossima settimana si comincerà a ragionare sull’avversario. Per esperienza so che giocare per il doppio risultato mentalmente sarebbe pericolosissimo. Dobbiamo vincere e basta, lasciamo perdere tutto il resto. L’amichevole all’Euganeo è stato un test per le porte chiuse, non c’era nessuno ed effettivamente c’era un clima particolare senza pubblico a cui dobbiamo abituarci. Fazzi? Nessuno pensava che sia positivo, è stata attuata una precauzione per preservare il gruppo. Lo sentiamo tutti i giorni e speriamo che torni presto. Nicolò sta bene ed è tranquillo, essere costretto a casa una settimana ti fa perdere un po’ di condizione. Mancano 10 giorni alla partita e penso e spero che possa tornare in gruppo il prima possibile. Durante il lockdown sono sempre rimasto a Padova e sono stato in un appartamento senza neppure un giardino, devo ammettere che la quarantena l’ho patita in particolar modo. Hallfredsson? C’erano voci che non tornasse, siamo veramente contenti che sia di nuovo con noi perché è un punto di riferimento per tutti”.
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