Queste le dichiarazioni di Alessandra Bianchi dopo il Consiglio federale che ha riaperto la porta alla disputa dei playoff: “La riunione del Consiglio federale di ieri ci lascia soddisfatti. La linea di Gravina è quella che abbiamo sempre portato avanti, ossia che i risultati debbano essere conseguiti sul campo. E’ un primo passo in attesa della definizione dei protocolli, mi aspetto la prossima settimana una ripartenza della Serie A che faccia poi da riferimento per le altre serie. Una delle opzioni è quella di giocare solo playoff e playout, adesso vedremo quello che accadrà. Già prima dell’assemblea ci siamo tenuti in contatto fra club, direi che siamo in buona compagnia. La Lega Pro è arrivata in Consiglio federale con cinque proposte tutte respinte al mittente, si è creata all’interno della Lega Pro una posizione che non è stata minimamente condivisa. Questa situazione di emergenza ha evidenziato che nelle 60 squadre ci sono i club che rappresentano le piazze e le società con maggiori disponibilità economiche e che hanno la possibilità di sostenere i costi del protocollo e ci sono altri club che magari lavorano bene, ma che hanno minori possibilità. Il parere dei medici? Mi fa sorridere che la posizione sia cambiata dall’inizio quando il protocollo era più rigido. In quel caso andava bene e adesso no? Nessuno ha voglia di ripartire in una condizione di mancata sicurezza, questo dev’essere chiaro. Se questa ripartenza verrà confermata, noi siamo pronti e ci stiamo attrezzando per ripartire. Aspettiamo il 28 maggio per poterci riorganizzare, in attesa che i protocolli vengano validati. Al momento non abbiamo idea delle date precise, se si finirà il 20 agosto il tempo per organizzare un calendario c’è tutto. Se tanti club non sono in grado di sostenere i costi del protocollo, andare direttamente alla fase dei playoff potrebbe andare nella direzione giusta. Penso che se ci saranno i playoff il numero di club che li giocherà sarà superiore a quelli che hanno votato a favore di questa possibilità. L’accordo con i calciatori è stato appositamente preso a prescindere da quello che sarebbe stato l’esito della stagione: l’accordo c’è e rimane quello. Per i contratti aspettiamo che Figc e Lega diano una deroga per quelli in scadenza il 30 giugno, in quel caso si tratterebbe di una contrattazione collettiva e non singola. Per la cassa integrazione stiamo valutando in queste ore se utilizzarla o meno per 2-3 contratti al minimo federale che non sono stati ritoccati. Il tema per noi è abbastanza limitato. La situazione di Ghirelli? Impone riflessioni sul ruolo del presidente e sul Consiglio direttivo. Non personalizzerei troppo sulla figura del presidente, è chiaro che non possiamo neppure fare finta di niente. La riforma del sistema è sul tavolo da tanto tempo, questo momento va sfruttato per mettere mano al sistema. Ci sono tante ipotesi sul tavolo fra cui la B a quaranta. Cento club professionisti sono troppi, bisognerebbe seguire la strada di fare le riforme, con una categoria semiprofessionistica e quelle sopra professionistiche. Nel momento in cui si mette mano al sistema, prima lo si fa e meglio è, sui tempi non dovete chiedere a me”