Stefano Bonacini, presidente del Carpi, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC.com alla luce di quanto emerso dal Consiglio Federale: “Abbiamo perso 15 giorni tra interviste, votazioni, discussioni. Ed è rimasto tutto come prima. Io non so neanche cosa facciamo a farle le assemblee”.
Anche i medici di C hanno affermato che è impossibile giocare.
“La mia idea me la tengo per me. Nell’assemblea del 7 aprile sono stato l’unico che ho detto ad alta voce che avrei preferito giocare. Tutti gli altri invece erano contrari. Poi a maggio 16 presidenti volevano fare i playoff. L’hanno buttata sull’etica, non giocare non è etico… Adesso è stato annullato tutto e giochiamo. Non so cosa dire veramente”.
Cosa ci si può aspettare dall’incontro del 28 maggio?
“Rispondo con una domanda: voi ve lo immaginate cosa succederà? Noi spediamo soldi e tempo e facciamo tutto quello che si doveva fare. Io penso di non partecipare più alle assemblee, tanto è inutile. Non si è preso in considerazione nulla di quello che hanno deciso 60 presidenti. A questo punto ce lo dicano: inutile fare assemblee, aspettate le nostre decisioni. Inutile esprimere delle votazioni”.
Spera che Ghirelli intervenga?
“Non lo so. Dichiarino dalla Federcalcio che la Serie C non conta niente, che deve aspettare le decisioni dall’alto. Così uno si adegua. Abbiamo creato tutto questo teatrino, che poi viene cancellato. Io non giudico neanche il risultato finale. Non vado a sindacare su questo, ma se non contiamo niente è giusto che non diciamo niente. Si fa perdere tempo a imprenditori che discutono per 20 giorni e con un colpo di mano non vale niente”.