«Che giornata, che stagione. Indimenticabile». Sulle colonne de “Il Mattino di Padova” Fabrizio De Poli ripercorre l’annata in serie D culminata con la promozione in Lega Pro in quel di Legnago. Rivelando: «Il mio giocatore preferito? Amirante, grande e sfortunato attaccante. Poi i miei pupilli Ilari, ragazzo d’oro, e Petrilli, che con quei piedi dovrebbe giocare in Serie B. Anche se l’uomo fondamentale fu il capitano Cunico. L’acquisto più azzeccato? Oltre a Petkovic, Davide Mazzocco. Era considerato un brutto anatroccolo, arrivò a zero. Ora è stato preso dalla Spal». E aggiungendo: «I due grandi artefici furono Bergamin e Bonetto, che impostarono una filosofia societaria basata sul contatto diretto con la gente, sulla disponibilità, l’umiltà. Il popolo padovano lo capì e ci seguì. Gli anni successivi è andata come è andata, ma quello fu un modello vincente».