Uniti dal dolore per Bergamo: sulle colonne de “Il Gazzettino” Fulvio Simonini e Carlo Perrone rivolgono un commosso pensiero alla città lombarda, stravolta dall’emergenza Coronavirus. Afferma Simonini: «Conosco bene i bergamaschi, è gente come me essendo nato a venti chilometri. Persone molto sincere, oneste e sono dei grandi lavoratori. Siamo duri, ma abbiamo un grande cuore. E sono sicuro che saranno i primi a venire fuori da questa emergenza e a ripartire». Aggiunge Perrone: «A Bergamo è successa una cosa veramente apocalittica. Le immagini delle bare portate via dell’esercito resteranno impresse a tutti per sempre. I bergamaschi sono persone meravigliose e caratterialmente forti, però davvero sono stati colpiti in maniera tremenda dal virus». Entrambi, poi, parlano del Padova. Simonini: «Si è pagata un po’ l’inesperienza dell’allenatore e il fatto di avere avuto inizialmente un calendario comodo ha comportato un certo rilassamento sotto questo aspetto. Non so se e come finirà il campionato, ma speravo in qualcosa di più. Quanto alla possibilità di vincere i play off, ci credo pochino». Perrone: «Sinceramente pensavo un po’ meglio. Va detto però che è stato cambiato tanto e ci vuole pazienza, anche perchè la società mi sembra buona dal punto di vista della potenzialità economica e delle capacità tecniche. Ci sta che al primo anno si possano commettere degli errori, speriamo che il campionato riparta e che il Padova possa dire la sua».