«Credo che vivremo, fra oggi e domani, 48 ore di grande attenzione e riflessione, com’è giusto che sia, perché siamo di fronte ad una questione epocale». Intervistato da “Il Mattino di Padova” Jacopo Tognon, vicepresidente della Lega di Serie C, parla dell’attuale situazione della categoria e dell’intero mondo del calcio in relazione all’emergenza Coronavirus. Spiegando: «Effettivamente, non si può sottacere il grido di allarme che è giunto da Damiano Tommasi, presidente Assocalciatori. È legittimo e da tenere in considerazione: i giocatori hanno paura. Chi può dirci se una partita 11 contro 11 è pericolosa o no? Non certo noi, né la Lega di A o quella di B. La risposta dovrebbe, credo, competere all’Istituto Superiore di Sanità, insieme al governo, per cui spetta a loro prendersi la responsabilità. Da un lato, dobbiamo fidarci di quanto ci dicono gli esperti, e a loro facciamo riferimento, ma è anche vero che, se si impone un nuovo blocco, non abbiamo problemi ad arrivare sino a fine giugno, con playoff e playout. Certo, se i giocatori non se la sentono, benché i requisiti per andare in campo ci siano, credo che bisognerà tener conto della loro volontà. Si potrebbe andare, dunque, verso un altro stop».