Queste le prime dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli da neo allenatore della Cremonese: “Allenare la Cremonese era il mio piccolo sogno, sapevo i valori umani e i valori tecnici di questa squadra. Dobbiamo essere bravi a resettare tutto per venire fuori da questa situazione, non è possibile rifiutare la chiamata della Cremonese, una delle più importanti della B. All’inizio del campionato l’avevo messa come una delle favorite per vincerlo, se siamo in questa situazione evidentemente ci sono stati problemi. Il mio dna è quello di non accontentarsi mai, bisogna venire al centro per migliorarsi. A volte si mette tanta carne al fuoco e talvolta ti si brucia! Credo che con l’unione di tutti si possa venire fuori da questa situazione. Dovrò cercare di dare qualcosa di mio, le partite si vincono con il gruppo e con la cattiveria, trasmettendo quello che c’è nel mio dna. Tatticamente qualcosa ho provato a cambiare, qualcosa di diverso ci sarà. Prima del lavoro ci vuole passione per i compagni e la società, lavoriamo per trasmettere valori. Ho avuto per sette anni Mazzone e mi ispiro soprattutto a lui. Da tutti ho preso qualcosa, da Trapattoni a Giorgi, da Tabarez a Radice e ho cercato di trasmettere le mie idee da quando ero un allenatore in campo apprendendo da qualcuno ogni cosa. Non mi piace far vedere che sono bravo, devo esaltare il prodotto che la Cremonese mi dà, devo portare a casa il risultato che ci siamo prefissati. Dobbiamo adeguarci a una situazione di emergenza. Non vedo una partita di calcio senza tifosi e anche senza insulti, ma dobbiamo rispettare le regole che il governo ci ha dato. Dobbiamo uscire il prima possibile da questo problema che abbiamo”