Queste le dichiarazioni di Alessandra Bianchi rilasciate oggi allo stadio Euganeo per commentare la situazione di emergenza che sta vivendo il paese e il calcio italiano: “Speriamo che sia la prima e unica volta che viviamo un momento simile. Su tutti i giornali c’è questa decisione di giocare a porte chiuse, siamo concordi con la decisione di aver fermato i campionati, quantomeno si creano condizioni paritarie per tutti. Ci sarà un calendario compresso, per le squadre di C ogni mancato incasso è doloroso, capisco quanto possa essere difficile per lo staff e per i giocatori vivere una situazione del genere. Non abbiamo ancora quantificato eventuali mancati incassi, la Serie C è una categoria in cui c’è uno squilibrio evidente fra costi e ricavi e in questa situazione anche quei pochi ricavi si riducono ulteriormente. È difficile trovare una direzione e i contorni della stessa. Vengono cancellati eventi, conferenze e meeting nel mondo della Finanza. Ghirelli ha detto che verrà richiesto che le imprese delle società di C siano inserite nel novero di quelle che godranno di aiuti. Si può quantificare i danni, che saranno diversi da squadra a squadra. Gli abbonati? Stiamo valutando eventuali rimborsi, è una valutazione che stiamo ancora facendo, perché viene impedito loro di accedere allo stadio. La situazione è fluida, bisogna adattarsi alle decisioni prese, la Lega Pro ha chiesto aiuti sui crediti di imposta e vediamo cosa accadrà. Oggi io e Sogliano avremmo dovuto essere a Londra a ragguagliare Oughourlian, ma non ci siamo potuti spostare per l’emergenza del Coronavirus. Su Padovanello abbiamo concluso la valutazione finanziaria e abbiamo ricavato un rapporto fra costi e ricavi sostenibile, quindi un equilibrio finanziario a servizio della cittadinanza nella zona di Padova Ovest. Nel giro di una settimana daremo un incarico a uno studio di architettura per il concept. Ci sarà un’area multi sport ampia che potrà essere fruita dagli utenti esterni, un’area di bar e ristoranti che servirà la zona. Ci piacerebbe concentrarci su questa area. Col Comune abbiamo dialoghi continui, ma starà a noi aggiornarli sul terreno comune. Se i numeri si confermeranno tali, la nostra idea è quello di farlo. Concepiamo il progetto come autosostenibile, che ripaghi l’investimento e che dia un ritorno. Vorremmo nel caso partner locali in modo che la città ci seguisse, Oughourlian si augura che il club diventi un veicolo del proprio marchio. Distinguerei società e il Calcio Padova, capiamo che ci sia una disillusione generale che ha radici profonde. La precedente proprietà ha fatto tante cose buone, ma viene ricordata solo per la retrocessione. Non sono d’accordo che ci sia un rapporto negativo con la città, dai contatti che abbiamo non percepiamo un distacco nei nostri confronti. La curva a bordocampo può aiutare molto, apprezziamo gli sforzi del Comune. Tutto è sempre migliorabile, ma secondo me va comunque considerato quello che si sta facendo nella direzione giusta. Il progetto di tre anni significa che Oughourlian vuole riportare la squadra in Serie B e valorizzare il settore giovanile. Il passivo di quest’anno sarà in linea con i precedenti campionati di Serie C. Il prossimo anno, se non verremo promossi, verranno allocate risorse più o meno simili, verrà costruita una squadra in grado di competere per il traguardo massimo. Diventa di vitale importanza salire di categoria, in Serie C non c’è un rapporto finanziario che consenta di trasformare la categoria in sostenibile. Per me guadagnare nel mondo del calcio significa avere una squadra in grado di autosostenersi. Il business è avere un’organizzazione in grado di autosostenersi in una categoria che dia entrate sufficienti e questo può avvenire a partire dalla B. La proprietà, se non ottiene questo, col tempo passa la mano e noi ci auguriamo di non farlo e di poter proseguire”