«Cosa dico ai tifosi? Di rivolgere due ringraziamenti speciali: a Puggina e a Giordani per aver regalato l’ultima promozione in Serie A a questa città, a Bonetto e Bergamin per aver ricostruito da zero il club dopo il fallimento sportivo dell’era Cestaro-Penocchio». Questo il pensiero di Claudio Ottoni, presente Sotto il Salone per la festa dei 110 anni del Calcio Padova. E l’ex difensore aggiunge sul “Corriere del Veneto” riguardo al Padova odierno: «Siamo partiti bene, ma poi purtroppo c’è stata una flessione e come spesso accade nel calcio ha pagato l’allenatore. Adesso è arrivato Mandorlini, un tecnico di eccellente livello che può dare tanto. Il primo posto magari sarà andato, ma ci sono anche i playoff e il Cosenza riuscì a centrare la B arrivando quinto… niente è impossibile. È brutto da dire, ma a Padova si vive tanto di ricordi e ci sarebbe bisogno di rinverdire un po’ la fama che questa città e questa tifoseria meriterebbe. Non si può pretendere troppo dai tifosi, dopo tutto quello che ha passato questa squadra è un miracolo che ci sia ancora così tanta fede e passione in questi colori. Bisogna esserne orgogliosi, come io lo sono di aver fatto parte di questa storia».