Queste le dichiarazioni di Andrea Mandorlini nel giorno della sua presentazione a Padova: “Dobbiamo toglierci dal fango di questa categoria, allenare di nuovo il Padova è bellissimo e anche mio figlio per me sia stata una grande opportunità. Adesso non riesco a valutare la rosa, il direttore ha il compito di fare un bilancio della situazione. Ero all’estero quando mi hanno chiamato ed è stato bello avere nuovamente questa possibilità. Quando andai a Verona non sapevo che avrei aperto un ciclo, mi auguro di poterne aprire un altro qui a Padova. Avevo voglia di allenare e di ritrovare il campo, Padova è sempre stata una spina che mi sono tolto, sapevo che un giorno sarei tornato. Con Matteo c’è stato un abbraccio ieri, oggi è capitato. E’ una cosa nuova, c’è molta emozione da parte di entrambi, ogni tanto venivo qui a trovare le bambine e c’erano altri aspetti su cui ragionare. Molte volte ci sono stati abboccamenti, Sogliano mi ha chiamato adesso e adesso questa occasione l’ho colta. Ho fatto un allenamento, qualcosa faremo, adesso l’aspetto è più mentale che altro, le motivazioni. Con Emil abbiamo condiviso un percorso importante, al di là dell’aspetto tecnico è un ragazzo fantastico, può giocare davanti alla difesa, o anche a sinistra come ha già giocato. Domenica l’ho sentito, era molto motivato per venire, si è messo in gioco. Con Sean non abbiamo mai litigato, ci sono sempre stati confronti ma non aspri, il resto è un po’ romanzato. Dodici anni dopo spero di poter riaprire un ciclo come a Verona