Gubbio-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“La frenata c’è, poche storie. E, con essa, la consapevolezza, ora sì diffusa nell’ambiente, che per vincere questo campionato servirebbe una “corazzata” in grado di abbattere il Vicenza, la squadra più forte del lotto. In Umbria il Padova raccoglie il terzo pareggio stagionale, ma acuisce un problema che non si può più nascondere: l’involuzione offensiva, traducibile in assenza di gol o quasi. I numeri non ingannano: dopo il blitz al Menti del 3 novembre scorso, gli uomini di Sullo hanno realizzato una sola rete nelle successive 4 sfide (con Sudtirol, FeralpiSalò, Rimini e, appunto, Gubbio), subendone due, fatali, costate i ko con gli altoatesini e i gardesani.La differenza non è solo nella difficoltà, adesso grave, di centrare la porta avversaria, ma anche nell’incapacità di incidere efficacemente dalla metà campo in su, cosa che avveniva con continuità invece nelle prime giornate”. Questo l’incipit dell’analisi di Gubbio-Padova fatta su “Il Mattino di Padova” da Stefano Edel. Che aggiunge: “I biancorossi di Di Carlo sono a + 6 e i biancoscudati sono al terzo posto. Meglio lottare per un buon piazzamento playoff e lasciar stare le velleità di salto diretto di categoria? Il campo parla chiaro, ma la speranza è l’ultima a morire”.

 

Le pagelle de “Il Mattino di Padova”: Minelli 6; Pelagatti 6 (Fazzi sv), Andelkovic 6.5, Kresic 6, Baraye 6; Germano 5.5 (Mandorlini 6.5), Ronaldo 6, Castiglia 5.5; Piovanello 6.5 (Gabionetta 5); Mokulu 5.5 (Bunino 6), Santini 5.5 (Soleri 5)




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