Triestina-Padova, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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No, non è stato un incidente di percorso quello con il Ravenna, costato la prima sconfitta in campionato. Il Padova è caduto anche a Trieste, rimanendo inchiodato a quota 22, dove si era attestato dopo un cammino sontuoso di 7 vittorie e 1 pareggio. Un’altra battuta d’arresto che va interpretata per ciò che significa: un segnale di crisi. Perché i biancoscudati hanno perso meritatamente al cospetto di un avversario che, a parte il cambio di allenatore (da Princivalli, che era subentrato a Pavanel, a Gautieri, tornato su una panchina a due anni di distanza dall’esonero di Pisa), ha avuto in più lo spirito giusto e la voglia di arrivare prima su tutti i palloni”. Inizia così l’analisi di Triestina-Padova fatta su “Il Mattino di Padova” da Stefano Edel. Che prosegue: “Che succede, allora, alla prima della classe? Semplice: a parte i quattro gol subìti negli ultimi 180′, il calo della squadra di Sullo (ieri sostituito da Ametrano perché squalificato) riguarda alcune pedine-chiave, da Baraye a Ronaldo soprattutto, per non parlare degli attaccanti, mai capaci di pungere a dovere, sia nella versione 1 – Santini-Bunino – che in quella 2 – Pesenti-Mokulu. Ma anche a livello difensivo, considerando le modalità con cui si è andati sotto due volte al Nereo Rocco, c’è qualcosa da rivedere. Ci sta dopo un avvio di torneo così perentorio, ciò che lascia perplessi è l’improvvisa caduta di rendimento del collettivo, che ha perso molti duelli fisici prima che tattici”.

Le pagelle de “Il Mattino di Padova”: Minelli 6; Pelagatti 5 (Serena sv), Kresic 5,5, Lovato 5; Fazzi 5.5, Germano 5 (Sylla 5.5), Ronaldo 5 (Buglio 5.5), Castiglia 5, Baraye 5; Santini 5 (Mokulu 5.5), Bunino 5 (Pesenti 5.5).




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