Padova-Carpi, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“Premesso che avremmo tutti firmato per 10 punti in 4 partite, e che il primato in classifica è ancora del Biancoscudo, anche se adesso in coabitazione con la Reggiana, la delusione per ciò che hanno proposto Padova e Carpi, nel big match di giornata, è stata tanta. Perché, più che a calcio, si è giocato a… calci, sia sull’uno che sull’altro fronte, con sgambetti, spintoni, interventi al limite del regolamento, se non oltre. Insomma, un pessimo spot per chi si aspetterebbe, anche dalla Serie C di vertice, un po’di qualità in più rispetto alla media”. Questo l’incipit dell’analisi di Padova-Carpi fatta su “Il Mattino di Padova” da Stefano Edel, che aggiunge: “Questa è la terza serie, e di partite così, improntate prevalentemente su agonismo e fisicità, ne vedremo ancora diverse, ma da due avversarie che l’anno passato erano in B era lecito attendersi un altro tipo di prestazione. Ne è venuta fuori, invece, una gara molto combattuta, intensa, eppure tremendamente spezzettata, e mal gestita da un arbitro che ha lasciato correre troppo e fischiato quando non avrebbe dovuto. Di conseguenza il gioco non è mai decollato”.

Le pagelle de “Il Mattino di Padova”: Minelli 6.5; Pelagatti 6, Kresic 6.5, Lovato 6.5 (Cherubin 6.5); Fazzi 6.5 (Rondanini sv), Germano 7 (Buglio sv), Ronaldo 6.5, Castiglia 6, Baraye 6.5; Santini 5.5 (Bunino 6), Mokulu 5.5 (Soleri sv).




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