Le dichiarazioni di Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi, alla vigilia della trasferta di Carpi: “Jelenic è tra i convocati anche se ancora segue un programma di recupero, ma vogliamo rimetterlo in gruppo e lo portiamo. Gli altri acciaccati li valuteremo, ma non dovrebbe esserci niente di grave. Le dichiarazioni di Sogliano in settimana? Capisco che possa esserci della ruggine, ma sono cose che preferisco lasciare da parte. Mi interessa solo il Padova e a prescindere non devono mancarci le motivazioni per portare a casa più punti possibili. Quello che stiamo costruendo dal primo giorno di ritiro è la base su cui dobbiamo lavorare. Il Padova? È una squadra tosta, organizzata, che sa alternare fasi di gioco più offensive o attendiste. Misure speciali su Castiglia? E’ un centrocampista da Serie B che sa segnare, come abbiamo già visto Morosini del Sud Tirol e Giacomelli del Vicenza. Le contromisure ce le abbiamo, sappiamo che non bisogna sbagliare nulla. Contro il Vicenza abbiamo visto che contro giocate perfette degli avversari serve perfezione anche da parte nostra, perchè basta uno zero virgola di imperfezione per essere puniti…”.
“Gli infortuni muscolari? Sono stati tutti solo affaticamenti e bisogna pensare che la maggior parte dei nostri giocatori l’anno scorso non giocava con continuità nelle rispettive squadre: questo conta a livello muscolare. E comunque negli allenamenti lavoriamo duro, per cui la poca abitudine a fare certe cose può esserci. Ma, ripeto, non c’è niente di preoccupante. Ho 30 giocatori e preferisco far giocare chi sta bene e ha motivazioni piuttosto che chi non è al massimo o ha dei dubbi. Tutti devono lavorare con fame e voglia”.
“Biasci? Volevo farlo giocare titolare già contro il Cesena, ma non era al meglio perchè nell’ultima settimana a Carrara aveva preso una botta. Si sta mettendo a disposizione, contro il Vicenza ha avuto qualche occasione da gol e può solo migliorare. Simonetti? A Parma si allenava a parte, quindi è normale pagare qualcosa a livello di lavoro con la squadra. Sta migliorando, lo vedo in palla”.
“Van der Heijden? Fa parte del gruppo, è un giocatore con delle qualità sia tecniche che fisiche e deve crescere tatticamente. Viene da un calcio diverso come quello olandese, deve progredire con l’Italiano e dev’essere bravo lui come lo dobbiamo essere noi a farlo entrare sempre di più nei nostri meccanismi”.