A proposito di ripescaggi. Cosa mai dovrebbe accadere se si partecipa a una competizione dove un partecipante non rispetta le regole e una sconfitta matura anche a causa di tutto questo? L’unica conseguenza logica è che l’avversario venga squalificato, estromesso, fate un po’ voi. Tanto per essere chiari: l’ultimo campionato del Padova in Serie B è stato davvero disastroso, una somma di errori incommensurabile che ha prodotto un ritorno all’inferno dopo appena dodici mesi da una promozione che poteva cambiare la storia calcistica di una città. Retrocessione giustissima per tutto quello che si è sbagliato e non si è fatto e che potrebbe avere altre conseguenze anche quest’anno, se davvero sarà Serie C. Perché ci sono contratti pesanti come quello di Andelkovic che rappresentano una zavorra non da poco, perché ci sono gli stipendi di Bisoli e staff e di Zamuner da pagare e perché il compito di Sean Sogliano non sarà certo dei più semplici. La scelta di Salvatore Sullo in panchina, diciamo la verità, è un vero salto nel buio: può andare bene come male, fare il vice non è come fare l’head coach e per la casistica italica sono più le volte in cui un vice fallisce da capo allenatore piuttosto che quelle in cui sfonda davvero. La speranza dei tifosi è che stavolta ci sia una piacevole eccezione, come ai tempi del duo Stacchini-Sandreani che ormai affonda le proprie radici in un tempo lontanissimo.
Nel fare in bocca al lupo a Sogliano e soprattutto a Sullo, torniamo all’incipit di questo editoriale. A proposito di ripescaggi. Premessa doverosa ho fatto perché il Padova qualche chance di tornare in B per il rotto della cuffia ce l’ha sul serio e perché qualche domanda andrebbe posta alla Figc soprattutto su quanto sta accadendo a Trapani. Dove è ricomparso all’improvviso assieme a Giorgio Heller nientemeno che Fabio Petroni, ex proprietario che a Pisa ricordano nel modo peggiore possibile e che adesso irrompe come se nulla fosse sulla scena. Prima alla Juve Stabia, dove nei giorni scorsi l’ex vicepresidente Giovanni Palma ha dichiarato “apertis verbis” che inoltrerà “un dossier alla procura, che dimostrerà che il reale presidente della Juve Stabia in quest’anno di Serie C era Fabio Petroni”. Come se non bastasse questa presenza equivoca a Castellammare, Petroni è sbarcato pure a Trapani assieme a Giorgio Heller a pochi giorni dalla scadenza delle domande per la Serie B 2019-2020, comprando il club in gravi difficoltà finanziarie tramite la società Alivision e presentando la documentazione richiesta proprio in extremis. Alla Figc, in attesa dei verdetti che verranno emessi in settimana, andrebbero poste alcune domande: 1) che ruolo ha Fabio Petroni nel Trapani? 2) perché nella conferenza stampa di presentazione Fabio Petroni sedeva accanto al bancone ed è intervenuto a margine parlando come se fosse il reale regista dell’operazione? 3) tralasciando la questione fideiussione sprovvista di timbro emessa da Generali già chiarita dal Trapani stesso e su cui dovrà esprimersi la Covisoc, che legame c’è fra Fabio Petroni e Alivision, la società che ha acquistato il Trapani Calcio dalle mani di Maurizio De Simone? 4) è possibile che Fabio Petroni possieda contemporaneamente Juve Stabia e Trapani, oppure si tratta soltanto di illazioni senza fondamento? Credo che tutti, non soltanto i tifosi del Padova che potrebbe essere ripescato nel caso in cui saltasse il Trapani, vogliano spiegazioni da parte di chi dovrebbe vigilare sulla regolarità dei campionati. Il 4 luglio, quando la Covisoc dovrà esprimersi a proposito delle domande d’iscrizione presentate, sia sgomberato il campo da dubbi di qualsiasi tipo. Per la regolarità del campionato stesso e per evitare altri casi imbarazzanti come nel recente passato.
Una parte di quanto scritto la troverete anche sull’editoriale domenicale di Trivenetogoal. La ripeto anche qui, perché è giusto che la questione venga evidenziata. Se poi arriveranno le risposte che un sistema che funziona dovrebbe fornire, allora nessun problema. Si ripartirà dalla C, già metabolizzata dalla piazza. Altrimenti potrebbe anche accadere quello che qualche settimana fa sembrava quasi impossibile. “Quasi”, appunto….