Mimmo Di Carlo a Vicenza, perché certi amori fanno giri immensi ma poi ritornano sempre. Il giovane ragazzo di Cassino arrivò a Vicenza in serie C nell’ottobre del 1990 e nel capoluogo berico fu uno dei protagonisti della promozione in serie B ottenuta nel 1993 con Renzo Ulivieri in panchina. La cadetteria fu solamente un passaggio di soli di due anni perché grazie a mister Guidolin il Vicenza riuscì ad arrivare in serie A, nella quale esordì alla bella età di 31 anni. Le soddisfazioni più grandi però dovevano ancora arrivare: nel novembre del 1996 il Vicenza toccò la vetta in solitaria del campionato più bello al mondo, e il 29 maggio del 1997 ebbe l’onore di alzare al cielo la Coppa Italia, che permise a Mimmo e co. di disputare la Coppa delle Coppe raggiungendo la semifinale contro il Chelsea di Vialli e Zola. Nella città del Palladio rimase anche per la stagione successiva, per un totale di nove anni conditi da oltre 268 presenze in campionato e 9 gol. La sua carriera da giocatore continuò per altri due anni, con le parentesi di Lecce, Livorno e Sudtirol. Il debutto in panchina invece arrivò nella stagione 2001-2002, quando il Vicenza gli affidò la guida della Primavera, e dopo aver fatto vedere il suo valore il ds Magalini decise di portarlo con sè a Mantova dove compì una scalata miracolosa dalla C2 sino alla finale playoff per la serie A con il Torino. Da allenatore ha avuto molte esperienze tra Mantova, Parma, Chievo, Samp, Livorno, Cesena, Spezia e Novara, fino ad arrivare ai giorni nostri con la chiamata dell’amato Lanerossi Vicenza, perchè certi amori fanno giri immensi… ma poi ritornano sempre.