Padova, la salvezza persa dopo il 90′: cinque punti in meno e nell’ultimo quarto d’ora la situazione peggiora ancora…

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Un marchio di fabbrica, fatale. Sono i gol presi nei minuti finali, che hanno condannato il Padova, ad appena un anno dalla promozione, ad un ritorno in C rovinoso. Eppure, come hanno dimostrato anche le ultime partite, forse sarebbe bastato un pizzico di attenzione in più per evitare il patatrac. L’ultimo esempio proprio domenica al Vigorito di Benevento, quando alle 17 per i biancoscudati è suonato il de profundis , nonostante la squadra fosse andata in vantaggio per ben tre volte, l’ultima delle quali al 92’ con Baraye. Incredibile ma vero, non si è riusciti a blindare il risultato neppure per un minuto e mezzo, subendo il 3-3 a sei secondi dal termine del recupero concesso dall’arbitro. Era già accaduto nei minuti finali a Foggia (il 2-1 di Cicerelli arrivò all’85’) a Perugia (il 3-2 di El Yamiq al 92’), a Cosenza (il 2-1 di Garritano al 94’), a Venezia (il 2-1 su rigore di Di Mariano al 93’). Se facciamo i conti: 5 punti persi dopo il 90’. Sarebbero bastati per salvarsi o quantomeno per provare a farlo. Peraltro andrebbero aggiunte altre circostanze nefaste sulla falsariga di quelle appena elencate: la rimonta del Brescia al Rigamonti (da 1-0 a 1-4 con tre reti subite negli ultimi 21 minuti), il 2-1 del Crotone del 20 settembre scorso arrivato al 32’ della ripresa con la rete di Firenze, il 2-1 del Carpi in rimonta con gol di Arrighini al 34’ del secondo tempo. Insomma, un intero campionato buttato nei minuti finali, con la ripetuta tendenza a non tenere un risultato positivo neppure nelle occasioni apparentemente più favorevoli.




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