Perrone e Centurioni sono stati due tra gli artefici principali del miracolo Novara, uno in campo l’altro in panchina. E adesso Carletto chiede al suo vecchio capitano di provare a salvare la squadra della sua città. «Matteo? Un ragazzo meraviglioso», esclama senza esitazioni Perrone, attuale allenatore del Giorgione in Eccellenza, «ha una grande passione per quello che fa, ha voglia di mettersi in gioco ed è un lavoratore molto umile. Mi è sempre piaciuto come persona, gli faccio un augurio sincero anche perché avrà bisogno di molta fortuna». L’occasione della vita gli capita alla guida di una squadra sull’orlo del precipizio. Quante chance ha il Padova di salvarsi? «Servirà un’impresa, c’è poco da girarci attorno. E non è vero che Centurioni non ha nulla da perdere, si è messo in gioco e spero gli vada bene. Davanti a sé ha mille incognite ma la squadra non è spacciata, anche se è davvero dura». C’è chi ha parlato di scommessa dopo che è stata affidata la panchina biancoscudata a un allenatore all’esordio alla guida di una formazione professionistica. «Non sono d’accordo. Matteo ha qualità e passione, a volte si vuole rendere il calcio più complicato di quello che è. In realtà basta un po’ di semplicità, mettere in ordine i giocatori e lavorare soprattutto sull’aspetto psicologico. La situazione è difficile perché questa squadra non ha mai avuto una sua fisionomia chiara e ci sono pochi punti dai quali ripartire dando continuità. Ha poco tempo e dovrà riuscire a mettere i giocatori nelle condizioni di esprimersi al meglio. Se ce la farà potrà risollevarsi, perché alla fine questo Padova ha qualità».
[…](Fonte: Mattino di Padova, Stefano Volpe. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)