«Matteo Centurioni ha un curriculum da giocatore che gli permette di reggere l’urto nel passaggio dalla guida della Primavera alla prima squadra». Parola di Fulvio Simonini, responsabile del settore giovanile biancoscudato, l’uomo che aveva puntato proprio su Centurioni all’inizio della scorsa stagione per dargli il timone dell’allora formazione Berretti. I due si conoscono ormai da quasi trent’anni. «Il primo approccio è stato a Venezia a inizio anni Novanta racconta quando io ero nella fase avanzata della mia carriera, mentre lui era ancora un ragazzino. In ritiro spesso ci capitava di mangiare assieme». Visti i ruoli contrapposti, Simonini punta e Centurioni difensore, sul campo invece non erano sempre rose e fiori. «Ricordo pure qualche bella scarpata… Poi ci siamo un po’ persi di vista e ognuno ha proseguito il rispettivo cammino, ma quando c’è stata l’occasione ci siamo ritrovati». E così è capitato nell’estate del 2017. «Ero stato chiamato al Padova, mi hanno segnalato la possibilità di ingaggiarlo e al tempo stesso il suo profilo piaceva al diggì Zamuner che ha dato subito il via libera. (…) Si tratta di un ragazzo meraviglioso, umile e semplice, pronto ad accettare un consiglio o capire un errore fatto. Ha alle spalle una carriera bellissima, smessa in tempi relativamente recenti per cui non ha paura di entrare nello spogliatoio della prima squadra, avendolo frequentato fino a poco tempo fa e anche perché il gruppo biancoscudato è formato da bravi ragazzi». (…)
(Fonte: Gazzettino, il resto dell’articolo in edicola oggi)