Ore 17.00 – (Il Piccolo) Il derby storico fa dimenticare il derby perso con il Pordenone. L’Unione va a vincere al Menti. E lo fa con una fiammata dopo la mezz’ora del primo tempo. Costantino e Procaccio sono i killer di una Triestina attenta e troppo concreta per un Vicenza compassato e pasticcione. Tre punti d’oro e sacrosanti, quelli conquistati dagli alabardati, al cospetto di quasi diecimila tifosi delusissimi (e con i 400 triestini in festa).Pavanel ha avuto la capacità di saper reagire con tranquillità alla sconfitta del Rocco ma schierando Costantino e affidandosi al 4-4-2. E il suo atteggiamento e quello della squadra sono stati premiati. Pavanel ha più di qualche problemino da affrontare. Oltre alla perdurante assenza di Mensah il tecnico deve fare i conti con i guai muscolari di Beccaro e con quello dell’ultimo momento di Maracchi. Due centrocampisti in meno non sono poco negli equilibri di un gruppo che non abbonda certo per numeri e qualità nel zona nevralgica del campo. Pavanel allora si affida a una linea a quattro inventata con Colettie Steffè centrali, Procaccio e Bariti ai lati. L’altra novità, non sul piano tattico, è l’avvicendamento di Formiconi con Libutti. Davanti, come da previsione, c’è il debutto dal 1′ di Costantino che affianca il bomber Granoche. […]
Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) Ultima salita: il Pordenone deve fare un altro sforzo. Poi, se tutto andrà nel migliore dei modi, sarà serie B. Per la prima volta nella storia. A questo appuntamento Mirko Stefani, il capitano, vuole esserci. Per questo il difensore, che ha scommesso sui neroverdi nel 2015, nell’estate post-retrocessione, chiede alla città di sostenere la squadra nella parte finale della corsa verso il grande traguardo, a cominciare da stasera quando al Bottecchia arriverà il Monza per il big-match della trentunesima giornata. «Stateci vicino, come avete sempre fatto: vogliamo sentire il vostro affetto» afferma il 34enne trentino, ancora ai box per colpa di un infortunio al polpaccio ma ormai prossimo al rientro: «Due settimane e sarò a disposizione». Stefani, non vede l’ora di tornare col gruppo. Ma intanto i compagni dimostrano di andare forte anche senza di lei… «Mai come quest’anno mi sento sereno anche se non scendo in campo: vedo una formazione forte, che ha mentalità, in grado di sopperire alle difficoltà che le capitano. Poi, va detto, io ci sono sempre. Vivo lo spogliatoio, osservo cosa succede, do una mano». […] .Se lo immaginava, quattro anni fa, di essere ancora a Pordenone e di lottare per la serie B? «No ma è un momento che vivo con grande entusiasmo e orgoglio. Solitamente in C non si ragiona ad ampio respiro, una stagione sei in una piazza e l’anno successivo riparti da un’altra parte: se sono ancora qui è perché funziona tutto, dalla società, ai compagni, passando per lo staff e i tifosi». […]
Ore 15.30 – (Messaggero Veneto) Una partita da vincere per continuare un momento fantastico, senza però guardarsi troppo indietro. Mister Tesser, nella conferenza stampa della vigilia della sfida di stasera nel posticipo contro il Monza, non ha dubbi: non bisogna pensare a quanto di buono fatto fin qui, soprattutto nella settimana successiva alla vittoria nel derby di Trieste di domenica scorsa. Un successo che ha portato la capolista a più dieci dagli alabardati ma che, secondo il tecnico, non avrà come “effetto collaterale” quello di motivare ulteriormente gli avversari al cospetto del Pordenone primo della classe. «Non credo – dice il tecnico – che ci siano ulteriori stimoli a fare bene contro di noi dopo la vittoria che abbiamo ottenuto sul campo della Triestina. Ovviamente, però, il Monza sarà motivato come tutte le compagini che ci affrontano. Confrontarsi con una squadra di vertice piuttosto che con una squadra che ha meno punti in classifica offre sempre stimoli in più, questo è evidente». […]
Ore 15.00 – (Messaggero Veneto) Atteso a una risposta. Lo è il Pordenone dopo la vittoria di ieri dalla Triestina, capace di battere il Vicenza e di riportarsi a sette lunghezze dai neroverdi. Stasera, nel big-match della trentunesima giornata del girone B di serie C (diretta Rai Sport, dalle 20.45), la capolista vuole superare di fronte al proprio pubblico il Monza di Galliani e Berlusconi: il margine sulla seconda è più che rassicurante ma, per mantenere le distanze, vuole riportare il vantaggio a dieci punti esattamente come dopo il 90′ della sfida del Rocco. Servirà la gara perfetta perché i lombardi sono in corsa per il secondo posto e, nel girone di ritorno, complice un sontuoso mercato di gennaio, sono stati capaci di totalizzare 22 punti, due in meno rispetto alla macchina da guerra cittadina. […] I ramarri arrivano al match sulle ali dell’entusiasmo dopo il blitz del Rocco: Tesser riproporrà il 4-3-1-2 vincente ma con interpreti diversi. Berrettoni riprenderà il suo posto sulla trequarti, facendo così “retrocedere” in mezzo al campo Gavazzi che formerà la linea mediana con Burrai e Zammarini. Bombagi partirà dalla panchina. Davanti, al fianco di Candellone, il favorito sembra essere Germinale anche se Magnaghi e Ciurria sperano in una maglia. Dietro agiranno Bindi, in stato di grazia dopo aver parato il rigore a Granoche; Florio (per Semenzato squalificato), Bassoli, Barison e De Agostini. Stesso modulo per il Monza di Brocchi, tecnico che confida nel recupero di Brighenti: se l’ex capitano della Cremonese ed ex giocatore di Tesser recupera farà coppia davanti con Marchi. Sulla trequarti D’Errico, il migliore della sfida d’andata, mentre dietro giocheranno Scaglia e uno tra Marconi e Negro: test serie B per Candellone, visto il valore dei due centrali. […]
Ore 14.00 – (La Nuova Venezia) Che qualcosa in questo momento non funzioni a dovere, nei meccanismi del Venezia, lo hanno visto e capito tutti. Simone Bentivoglio ha riavuto da Cosmi la fascia di capitano e le chiavi del centrocampo, e un pizzico di tensione tra le sue parole a fine partita è però evidente. «Con la squadra avversaria che si chiudeva, abbiamo cercato tante volte il buco buono per arrivare alla porta» spiega, «dovevamo far girare palla velocemente e, non riuscendoci, restavano solo i lanci lunghi, anche se finivamo per regalare il pallone agli avversari. Con un muro davanti è inutile sbatterci la testa. Siamo responsabili, dobbiamo lavorare bene in settimana e ascoltare l’allenatore. Non c’è altra strada per trovare delle soluzioni nell’affrontare una situazione difficile, e oltretutto nuova, per noi. Parlare in questo momento non serve, a gente si è stufata e dobbiamo concentrarci su quel che dobbiamo fare, altrimenti perdiamo solo energie». […]
Ore 13.30 – (La Nuova Venezia) «Se questa squadra vuole salvarsi, deve dare e fare qualcosa di più. In questo momento servono gli attributi». Se c’è una cosa che a Serse Cosmi non si può contestare, beh, è la sincerità. Lo ha rimarcato lui stesso dopo il pareggio con la Cremonese, lasciando intendere che la situazione non è facile e che, rispetto allo stesso risultato ottenuto contro il Palermo, sotto il profilo della mentalità è stato fatto un passo indietro. «Non ci attendevamo questo risultato contro la Cremonese, e non credo neanche la prestazione offerta nel complesso» aggiunge il tecnico del Venezia. «Tutti non vedevano l’ora della sosta, e anche noi ne faremo tesoro. Effettivamente abbiamo, come staff, la necessità di capire di più di questa squadra, perché certi aspetti li noti dagli allenamenti e nelle partite. Il Venezia che vorrei l’ho visto 8-10 minuti dopo il gol della Cremonese. Una vera reazione, avversari aggrediti, e pensavo che nel secondo tempo i miei giocatori iniziassero con quel medesimo atteggiamento. Invece si è visto che non è stato così. Ne prendo atto. Questa squadra è quart’ultima, e se si trova in questa situazione qualche problema ce l’ha ed è inevitabile, come tutte quelle che sono in bassa classifica. Chi lotta per salvezza non gioca liberamente». […]
Ore 13.00 – (La Nuova Venezia) Non si è messo le mani sui capelli, Serse Cosmi, solo perchè i capelli non li ha più. E se li avesse avuti, li avrebbe strappati per rabbia e disperazione. Di sicuro questa partita, questo 1-1 in casa contro la Cremonese, gli ha fatto capire quante magagne ha la squadra e quale rogna si è preso per portarla alla salvezza. Detto questo, l’esperienza, la capacità e il buon senso del tecnico umbro sono una garanzia e – visto che sperare non costa niente – magari qualcosa di meglio di questa desolante partita riusciremo anche a vederla. Doveva essere la partita del “vincere ad ogni costo”, bene o male, con merito o di fattore C, con un autogol o con un gol da Var. Morale della favola, nel secondo tempo neanche un tiro in porta, e nel primo idem, se togliamo la deviazione di Vrioni sul legno e un rigore che è servito per pareggiare l’incornata di Del Fabro. Dunque ben venga il punticino per la classifica, arrivato contro una Cremonese che se in classifica sta vicino al Venezia si capisce perchè. Ma della Cremonese al popolo arancioneroverde poco importa, e allora restiamo al Venezia. Il problema sta alla radice, alla scorsa estate, la qualità della squadra è quella che è, una rosa con sei-sette attaccanti nessuno dei quali garantisce una decina di gol, nè si può pensare che l’arrivo di Bocalon – che ha qualità ma non la bacchetta magica – risolvesse tutto di punto in bianco. La partita contro la Cremonese mette in evidenza tutto: lentezza, paura di sbagliare (il sistema migliore per sbagliare davvero), intesa precaria, a destra Coppolaro e Lombardi devono ancora presentarsi tra loro, Fornasier molle; centrocampo a velocità limitata, quando si fanno troppi retropassaggi vuol dire che non si sa a chi darla in avanti, Pinato disordinato, Bentivoglio spento, almeno Segre va a pressare; e poi l’attacco, Vrioni procura un rigore e qualche punizione, ma manca un gol a porta vuota (31′) che grida vendetta. […]
Ore 12.30 – (Mattino di Padova) Un punto che tutto sommato può andar bene a entrambi. Al Nuovo Stadio Este e Sandonà si dividono la posta in palio al termine di una partita viva solo a tratti. A cercare con maggiore convinzione la vittoria sono stati di sicuro gli ospiti, che recriminano per il calcio di rigore fallito malamente da Paladin a inizio secondo tempo e per alcune ghiotte opportunità sciupate in precedenza. I padroni di casa, invece, non hanno costruito occasioni degne di nota ma, sia pure con qualche brivido, per la seconda gara consecutiva (la terza in tutto il campionato) sono riusciti a mantenere inviolata la porta di Lorello. La solidità difensiva, in questa fase poco brillante della stagione giallorossa, potrebbe rivelarsi decisiva per muovere la classifica ed evitare di scivolare in zona playout. Zona che, a sette giornate dal termine, resta comunque lontana solo cinque lunghezze. […]
Ore 12.10 – (Mattino di Padova) Il Campodarsego non si arrende e dopo un piccolo spavento espugna il campo del San Giorgio. A Brunico la squadra locale si porta dapprima in vantaggio ma la squadra padovana ribalta il risultato nel finale del secondo tempo, chiudendo la partita con il risultato di 1-2. La prima rete dell’incontro arriva nel momento di maggiore forma dei ragazzi di mister Andreucci e, allo stesso modo, la rete del pareggio veneto arriva quando sono i rossoneri pusteresi a gestire maggiormente il gioco. […] Al minuto 70 si riapre la sfida: confusione nei pressi della bandierina del San Giorgio e pallone che arriva al limite dell’area a Zane che, di prima intenzione, sorprende Negri con un tiro imparabile. Con l’arrivo del gol la squadra ospite torna all’attacco con Raimondi che in acrobazia sfiora la rete del vantaggio. Vuthaj trova il gol vittoria all’ 85′. La rete di passaggi del Campodarsego risulta essere efficace e, grazie anche ad una serie di rimpalli, Vuthaj si ritrova la sfera tra i piedi davanti a Negri, il quale para il tiro dell’attaccante ma il pallone si infila ugualmente nella rete.
Ore 11.40 – (Gazzettino) Se non ci avesse messo una pezza quasi allo scadere, probabilmente il Cittadella sarebbe tornato da Foggia a mani vuote. Alberto Paleari non è nuovo ad interventi risolutori, e tra questi rientra anche la deviazione d’istinto compiuta al 41′ della ripresa sul colpo di testa ravvicinato di Iemmello, dimenticato dalla difesa granata. «Effettivamente è stata la parata più difficile, perché tutti pensavamo che l’attaccante fosse in fuorigioco. Per fortuna ci ho creduto, ho seguito il pallone perché se mi fossi fermato non ci sarei mai arrivato. Anche il tiro di Gerbo, nel primo tempo, non era niente male, mi ha scaldato le mani». Contenti per il punto di Foggia oppure siete tornati a casa con un po’ di rammarico? «Quando siamo rientrati nello spogliatoio a fine partita, un po’ di rammarico c’era nei compagni. Anche vedendo i risultati delle altre dirette avversarie di classifica, con lo Spezia che ha vinto a Benevento, un nostro successo avrebbe accorciato la classifica sulle prime della classe. E per come si era messa la partita, con l’1-0 per noi, è stato un peccato non aver portato a casa l’intera posta in palio. Se invece analizziamo l’ultima parte della gara e consideriamo la pericolosità dei nostri tiri in porta con i loro nell’ultimo quarto d’ora, diciamo che il punto ci sta bene». Dopo l’autorete di Tonucci per voi la partita sembrava indirizzata al meglio, invece? «Il Foggia ha vissuto una settimana difficile, il pubblico di casa ha caricato tanto i giocatori di casa. Sinceramente mi sarei atteso una reazione di orgoglio dei pugliesi, davanti ai propri tifosi. Un po’ quindi me l’aspettavo. Il Cittadella alla fine non riusciva più a tenere su un pallone, il Foggia ci ha costretti indietro, abbiamo arretrato il baricentro e abbiamo subito quelle due, tre occasioni che hanno dato loro ancora più consapevolezza. Ed è arrivato il gol su rigore». […]
Ore 11.20 – (Gazzettino) Dopo la trasferta di Foggia, approfittando della sosta di campionato prevista nel prossimo week end per lasciare spazio agli impegni delle nazionali, Roberto Venturato ha concesso due giorni di riposo alla squadra. Il Cittadella tornerà ad allenarsi domani pomeriggio, agli impianti di Galliera Veneta, per i lavori di risemina del campo sussidiario del Tombolato. Alla ripresa dei lavori saranno da verificare le condizioni di Ghiringhelli, Pasa, Scappini e Rizzo: i primi tre dovrebbe essere disponibili per il rientro in campo dopo la sosta, quando il Cittadella è atteso dal derby al Tombolato con il Padova. Non ci sarà invece l’attaccante Gabriele Moncini, chiamato per la prima volta dal tecnico Luigi Di Biagio nella Nazionale Under 21 e da ieri sera a Roma, al raduno della rappresentativa azzurra al Mancini Park Hotel. L’Under 21 è attesa da due amichevoli contro due finaliste del campionato europeo che l’Italia ospiterà per la prima volta nella sua storia il prossimo giugno. Italia-Austria si giocherà giovedì alle 18.30 allo stadio Nereo Rocco di Trieste, Italia-Croazia invece è in programma lunedì 25 marzo alle 18.30 allo stadio Benito Stirpe di Frosinone. […]
Ore 11.00 – (Mattino di Padova) Quello che era parabile lo ha parato, e forse ha fatto anche qualcosa di più. È rimasto fuori dal conto solo il rigore con cui Mazzeo ha siglato l’1-1 del Foggia, ma non lo si può certo rimproverare per quello. Alberto Paleari ha vissuto una giornata da protagonista allo Zaccheria. E, proprio come un bomber quando segna un gol, pure lui ha una dedica da fare: «Sabato mi sono divertito. La parata più difficile è stata quella su Iemmello a fine partita, perché tutti pensavano che fosse in fuorigioco e invece in offside era Mazzeo, non lui. La dedico a mio papà Carlo, che compie gli anni», sorride l’estremo difensore del Citta, che, assieme a Brignoli del Palermo, è il meno battuto della serie cadetta. «Mi sa invece che con Pierobon (preparatore dei portieri granata, ndr) dovrò lavorare ancora sui rigori, perché, per quanto studi chi li tira, continuo a non pararne. Vi assicuro che Mazzeo li calcia sempre dove mi sono buttato, ma stavolta si vede che non ha voluto rischiare e ha tirato centrale. Ecco, al prossimo rigore magari starò fermo, perché non è il primo che sceglie quella soluzione quando è contro di me, e pazienza se farò la figura del cioccolataio se me lo angoleranno». […]
Ore 10.30 – (Gazzettino) Ci aspettavamo qualche punto in più e una crescita diversa nei risultati e nel gioco che non è arrivata nei termini che auspicavamo». Poi il diggì aggiunge: «Dopo il primo incontro di sabato, oggi (ieri, ndr) in una lunga giornata di confronto, valutazioni e ragionamenti, siamo arrivati a questa conclusione in quanto speravamo di invertire la rotta prima e in maniera più netta. La società, che vuole provare tutto per salvare la categoria, si è mossa in questi termini, consapevole che Centurioni possa essere la persona giusta, ma ci aspettiamo di più anche dalla squadra che con il Perugia non ha dato continuità alla vittoria di La Spezia». Così sul nuovo tecnico: «È giovane, motivato, bravo dal punto di vista tattico, ha idee e fa giocare bene la squadra. Per raddrizzare la situazione siamo andati diretti su di lui perché siamo convinti possa darci una mano sul piano dell’organizzazione e dell’applicazione». Quanto a Bisoli, interpellato telefonicamente, pur nel rispetto del silenzio stampa attuato dal Padova, ha comunque voluto spendere una parola sulla squadra: «Ringrazio tutti i miei giocatori perché hanno dato il sangue».
Ore 10.20 – (Gazzettino) Un nuovo esonero per Pierpaolo Bisoli, sostituito dal tecnico della Primavera Matteo Centurioni. Questa la mossa estrema presa ieri dal Padova per provare a risollevare una situazione sempre più complessa e riagguantare una salvezza a dir poco complicata dopo la sconfitta di sabato con il Perugia. La decisione è stata ufficializzata in serata, ma era già nell’aria alla luce delle dichiarazioni fatteb al termine della gara del presidente Roberto Bonetto tutt’altro che chiarificatrici sulla posizione di Bisoli. Non a caso, dopo il sofferto passaggio in sala stampa, il numero uno biancoscudato si era trattenuto all’Euganeo per un ulteriore colloquio con il figlio Edoardo e con il direttore generale Giorgio Zamuner per affrontare nuovamente il dossier allenatore, con un verdetto poi emesso nella giornata di ieri, dopo che nel primo pomeriggio lo stesso Bonetto, preferendo non rilasciare ulteriori dichiarazioni, aveva parlato di una domenica di riflessione facendo dunque capire che ogni sviluppo sarebbe stato possibile. […] «Una decisione che ci dispiace prendere commenta Zamuner però i risultati non sono stati in linea con le aspettative della proprietà e con il mercato importante fatto a gennaio.
Ore 10.00 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Società, tecnico e giocatori sono tutti colpevoli”) 2) ALLENATORE Tra il Bisoli-1 e il Bisoli-2 la sostanza è cambiata poco. […] Una media da retrocessione diretta. Non c’è solo l’atteggiamento tattico – critica più gettonata: non ha mai dato un gioco vero al Padova, apparso troppo difensivista – ad averlo condannato al nuovo licenziamento, ma anche le scelte di formazione, con giocatori utilizzati in altri ruoli (Cappelletti e Capello su tutti) e variazioni continue di modulo. 3) GIOCATORI Dopo sabato ci chiediamo: ma gli allenamenti a cosa servono? Come si fa a calciare in quel modo, non inquadrando mai, dicasi mai, la porta avversaria con i tiri da fuori, sballando i cross ed esibendo un atteggiamento a tratti indisponente per la rinuncia a pressare gli umbri? Ora la bacchetta passa nelle mani di Centurioni. Con un derby in arrivo fra due settimane e altre 7 sfide da brividi a seguire. Servono fatti, non più parole e scuse. E interpretare le partite in un solo modo: all’attacco. Altrimenti sarà C/1.
Ore 09.50 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Società, tecnico e giocatori sono tutti colpevoli”) Più che una seduta di psicanalisi, al Padova serve un bell’esame di coscienza. Approfondito e spietato. Senza che nessuno si tiri fuori, perché qui, dalla proprietà all’ultimo dei giocatori, tutti hanno precise responsabilità. L’incredibile metamorfosi da una partita all’altra, da La Spezia al Perugia, è costata nuovamente il posto a Bisoli. […] 1) SOCIETÀ Mercato estivo insufficiente e inadatto per una Serie B ancora più complicata dal format a 19. Pochi i soldi spesi, troppi i giocatori in organico, oltre una trentina. Quando ci si è resi conto che così si sarebbe sprofondati, a gennaio si è corsi ai ripari, acquistando in massa (e prendendo pure delle cantonate, vedasi Cocco e Barisic). […] Bonetto & soci hanno peccato di inesperienza e presunzione. Aggiungiamoci la diversità spesso di vedute – come ammesso da loro stessi – tra padre e figlio sia su Bisoli che su alcuni investimenti mancati, come un attaccante di categoria forte.
Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Centurioni avrà come vice l’attuale allenatore degli Under 13, Massimiliano Esposito, mentre assieme a Bisoli è stato esonerato anche il preparatore atletico Danilo Chiodi. La società chiederà alla Figc una deroga per permettere a Centurioni di essere in panchina già dal prossimo derby (sabato 30 marzo) contro il Cittadella, considerato che l’ormai ex tecnico della Primavera è sprovvisto del patentino necessario per allenare in Serie B. «Dopo il mercato di riparazione eravamo convinti di raggiungere dei risultati superiori rispetto a quelli ottenuti», ha spiegato in serata il dg Zamuner, «per questo abbiamo deciso di cambiare ancora guida tecnica. Io sono convinto che la squadra abbia dei valori e possa ancora centrare l’obiettivo, sfruttando soprattutto gli scontri diretti che ci aspettano». Zamuner spiega come Centurioni sia stata la prima scelta: «Non abbiamo pensato ad altri tecnici. Centurioni conosce l’ambiente e i calciatori e crediamo possa dare un’impronta organizzativa e tattica diversa alla squadra. Ha visto molte nostre partite ed è un tecnico giovane e preparato». […]
Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il Padova è arrivato all’ultima, disperata, mossa per provare a salvare una stagione fin qui disastrosa. Ieri sera è stato esonerato per la seconda volta in stagione mister Pierpaolo Bisoli. Al suo posto la società ha deciso di promuovere l’allenatore della Primavera Matteo Centurioni, all’esordio su una panchina professionistica. L’ennesimo, incredibile, ribaltone del campionato è arrivato al termine di una nuova domenica di passione, nel corso della quale il presidente Bonetto ha deciso di rivoluzionare ancora la gestione tecnica. […] La domenica, tormentata come spesso accaduto in stagione, ha portato consiglio e in mattinata il presidente ha radunato ancora suo figlio Edoardo e il direttore generale Zamuner per analizzare la situazione. Alla fine è maturata la decisione, caldeggiata soprattutto dalla proprietà (Bonetto padre e figlio), con il presidente che, dopo un colloquio telefonico con il principale socio Joseph Oughourlian, ha optato per il nuovo ribaltone. […]